Il Sodalizio: «Maestosa e con la storia di Rosa, difficile farla più bella. Capolavoro che non vediamo l'ora di portare»

Il Sodalizio: «Maestosa e con la storia di Rosa, difficile farla più bella. Capolavoro che non vediamo l'ora di portare»
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 19 Settembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 18:58

«Sarà difficile superarla in bellezza». Dies Natalis piace ai Facchini. Con il presidente del Sodalizio defilato in quanto membro della commissione giudicatrice, il commento arriva dal suo vice, Luigi Aspromonte. Che della nuova Macchina è rimasto colpito da due aspetti: «La maestosità e la storia che racconta».

Aspromonte domenica sera era sul palco del teatro Unione per la presentazione della struttura.

Questa la risposta dei suoi uomini. «Ai Facchini presenti è piaciuta a tutti: sono rimasti incantati. È piaciuta anche qualcun’altra - dice - ma quella di Raffaele è stata apprezzata da tutti». Questa invece la reazione a livello personale. «Quando ho visto al teatro il video - spiega il vice presidente - mi ha lasciato veramente parecchia commozione, più che altro. Il fatto di curare la storia di Santa Rosa è stata la parte che mi ha colpito di più. Questo al di là della Macchina, un ritorno al passato che secondo me serviva, anche fosse solo per non vedere la revisione di Macchine in qualche modo già viste. Anche Dies Natalis ha preso spunto da Macchine passate, ma le altezze erano molto inferiori. Questa dà un’impressione proprio di maestosità: per le vie della città metterà paura. Mi sono piaciute molto le tre fasi, la storia. Perché a questa tutti noi Facchini siamo legati».

Questa Macchina presenta anche una ricchezza di particolari mai vista prima. «Anche Gloria comunque l’aveva - spiega Aspromonte - questa ancora di più. È diverso anche lo stile, qui c’è una storia. E non basterà il 3 settembre per apprezzarla appieno: chi starà sulle strade a vederla rimarrà incantato dalla sua maestosità. Poi mano a mano che starà ferma sul sagrato di Santa Rosa la gente inizierà ad apprezzare sicuramente la storia che Ascenzi ha voluto mettere nella Macchina. Sarà difficile superarla in bellezza».

Anche il capofacchino Sandro Rossi plaude ad Ascenzi. «È impensabile come una mente umana possa concepire una cosa del genere. Raffaele non finirà mai di stupirci, penso che nel dna abbia qualche parentela con Santa Rosa. Non mi aspettavo una sterzata del genere, ma poi tutto il significato che è riuscito a metterci dentro, è un’idea meravigliosa. È uscito un capolavoro. È grande, sul percorso ci sarà da verificare qualcosa, ma come sempre ha preso tutte le precauzioni». Adesso si aspetta il 3 settembre con un altro spirito: «Non vediamo l’ora di guidarla. Certo, un po’ di rammarico nel non poterla portare c’è, ma sarà un dono per i Facchini. Ora speriamo nella conferma di Fiorillo come costruttore - conclude Rossi - perché c’è sempre stata sintonia tra lui, noi e Ascenzi».

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