«Sarà difficile superarla in bellezza». Dies Natalis piace ai Facchini. Con il presidente del Sodalizio defilato in quanto membro della commissione giudicatrice, il commento arriva dal suo vice, Luigi Aspromonte. Che della nuova Macchina è rimasto colpito da due aspetti: «La maestosità e la storia che racconta».
Aspromonte domenica sera era sul palco del teatro Unione per la presentazione della struttura.
Questa Macchina presenta anche una ricchezza di particolari mai vista prima. «Anche Gloria comunque l’aveva - spiega Aspromonte - questa ancora di più. È diverso anche lo stile, qui c’è una storia. E non basterà il 3 settembre per apprezzarla appieno: chi starà sulle strade a vederla rimarrà incantato dalla sua maestosità. Poi mano a mano che starà ferma sul sagrato di Santa Rosa la gente inizierà ad apprezzare sicuramente la storia che Ascenzi ha voluto mettere nella Macchina. Sarà difficile superarla in bellezza».
Anche il capofacchino Sandro Rossi plaude ad Ascenzi. «È impensabile come una mente umana possa concepire una cosa del genere. Raffaele non finirà mai di stupirci, penso che nel dna abbia qualche parentela con Santa Rosa. Non mi aspettavo una sterzata del genere, ma poi tutto il significato che è riuscito a metterci dentro, è un’idea meravigliosa. È uscito un capolavoro. È grande, sul percorso ci sarà da verificare qualcosa, ma come sempre ha preso tutte le precauzioni». Adesso si aspetta il 3 settembre con un altro spirito: «Non vediamo l’ora di guidarla. Certo, un po’ di rammarico nel non poterla portare c’è, ma sarà un dono per i Facchini. Ora speriamo nella conferma di Fiorillo come costruttore - conclude Rossi - perché c’è sempre stata sintonia tra lui, noi e Ascenzi».