​Eroina killer a due cugini di Barbarano, assolti i due presunti spacciatori

Tribunale
di Maria Letizia Riganelli
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Venerdì 28 Aprile 2023, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 19:44

Eroina killer a due cugini di Barbarano, assolti i due presunti spacciatori. E’ arrivata ieri pomeriggio la sentenza per una vicenda iniziata quasi dieci anni fa. Quando il 28 giugno del 2014 due cugini di Barbarano Romano, Fausto e Adriano Fortuna, vengono trovati morti. I due cugini di 37 e 42anni, secondo quanto ricostruito, la sera prima avrebbero assunto insieme una dose fatale di eroina. Accusati della loro morte per aver ceduto una dose di eroina taglia male, una 37enne e un 44enne di Blera, difesi dagli avvocato Emilio Lopoi e Paolo Pirani.

Parti civili tutti i familiari delle due vittime, assisti dall’avvocato Michele Ranucci. La Procura contestava alla coppia di Blera di aver ceduto ai due cugini due dosi di eroina che avrebbero cagionato la morte per intossicazione acuta. Durante il processo, durato molto a lungo, a raccontare in aula la tragedia il padre di Adriano e il fratello di Fausto Fortuna. «Ero appena tornato dalla Sardegna - raccontarono nelle udienze precedenti - e mi chiamò mia madre dicendomi che mio fratello non era tornato a dormire a casa. Era mattina presto e ho iniziato a chiamarlo al telefono ma era spento.

Ho fatto un giro in paese e ho visto mio zio e mio cugino che correvano verso casa di Adriano. Li ho seguiti perché avevo capito che era successo qualcosa. Quando sono arrivato davanti casa ho visto mio zio con le mani nei capelli. Ho chiesto cosa fosse successo e mia ha detto: “Fausto e Adriano sono morti”. Sono entrato in casa e li ho visti. Erano stesi a terra, freddi».

Quando carabinieri e 118 arrivarono in via Garibaldi a Barbarano trovarono due cadaveri e due siringhe. L’autopsia confermò la morte. Forse una partita di eroina tagliata male. «Ho visto mio figlio l’ultima volta il pomeriggio prima della morte era davanti al bar. La mattina dopo dovevamo partire ma lui non rispondeva al telefono. Avevo la chiave di casa sua così sono andato a vedere e li ho trovati. Adriano non era un tossico, da ragazzo aveva fatto uso di stupefacenti ma ne era uscito». Per la loro morto però l’unico colpevole resta l’eroina. I due imputati sono stati completamente scagionati da ogni accusa. La Procura aveva chiesto 2 anni e 10mila euro di ammenda.

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