A Soriano nel Cimino Simone Inzaghi benedice i viterbesi della Lazio: «Grande gruppo e giocatori pronti»

Simone Inzaghi
di Marco Gobattoni
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Mercoledì 7 Giugno 2017, 11:55
È arrivato a Soriano nel Cimino facendo lo slalom tra richieste di selfie, strette di mano e abbracci. Il tecnico della Lazio Simone Inzagni, stretto dentro un completo elegante come la sua stagione appena conclusa alla guida della Lazio, non si è tirato indietro: una parola per tutti, un saluto e una disponibilità che a volte gli dei del calcio visti in televisione come marziani negano ai propri sostenitori. Premiato con la Castagna d’Oro, riconoscimento legato al premio nazionale intitolato alla memoria del giornalista Pietro Calabrese che da sei anni si svolge nella perla dei Cimini, Inzaghi è sbarcato nella Tuscia forte dell’ottima stagione al comando della Lazio; portata in Europa League e in finale di Coppa Italia.

Ovviamente gli argomenti principali sono incentrati sui temi nazionali: Lucas Biglia resta? Gli chiedono in molti e Keita? Il fratello di Pippo non si sottrae come da costume, ma tra una domanda e l’altra trova anche il tempo di parlare dei suoi allievi e collaboratori made in Tuscia: una tribù importante che lo affianca nel club biancoceleste. “Effettivamente ci sono tanti viterbesi nella mia Lazio – dice in esclusiva al Messaggero di Viterbo Inzaghi – con Massimiliano Farris ho un bellissimo rapporto: ci intendiamo benissimo e sono felice di avere creato un gruppo coeso che mi aiuta nel lavoro quotidiano”.

Oltre a Farris preziosa è anche la presenza del blerano Angelo Peruzzi: collante tra squadra e società. “Angelo lo conoscete tutti e non ha bisogno di presentazioni. Ha vinto tutto come calciatore e il suo equilibrio è stato fondamentale per tutto il gruppo”.

A parlare però si sa è sempre il campo: la Lazio è la squadra che ha schierato più under 21 in stagione con un Inzaghi senza remore nel mettere in campo giovani di grandi speranze. Giovani che rispondono anche al nome di Cristiano Lombardi e Alessandro Rossi, viterbesi doc. “Lombardi lo conosco dai tempi delle giovanili e devo dire che è un calciatore già pronto – elogia pubblicamente l’esterno il mister laziale – Rossi è un po’ più indietro ma ha mostrato grande personalità e inoltre con la primavere sta facendo davvero cose eccezionali. Il prossimo anno tutti e due in prima squadra? Vediamo: sono un patrimonio della Lazio che non vogliamo disperdere".
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