Il Vangelo più antico risale al III secolo: arrivati in Vaticano altri 4 piccoli frammenti del Papiro Hanna

credit photo BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA
di Franca Giansoldati
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Martedì 2 Gennaio 2024, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 17:45

Il suo valore storico e religioso è immenso, inestimabile. Si tratta del più antico Vangelo al mondo, risale al III secolo ed è conservato in Vaticano. Recentemente quattro altri piccoli frammenti di questo papiro provenienti dalla Biblioteca Bodmeriana in Svizzera, sono stati consegnati alla Biblioteca Vaticana per essere inseriti - come in un miracoloso puzzle - nel famosissimo Papiro Hanna 1 (Mater Verbi).

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Il Papiro Hanna, acquistato il 22 novembre 2006 grazie all'impegno di Frank J.

Hanna III, venne consegnato dalla famiglia Hanna a Benedetto XVI nel gennaio 2007. Il Papiro contiene gran parte dei testi dei Vangeli secondo Luca e Giovanni; ed è una delle testimonianze più antiche di quei testi e quella più antica in cui si può vedere in un unico foglio l'explicit del Vangelo di Luca e l'incipit di quello di Giovanni, circostanza che conferma l'ordine dei libri nel canone dei Testi. Nel Papiro Hanna si trova anche la prima versione del Pater Noster (Luca).

A dare notizia dei nuovi preziosissimi e minuscoli quattro frammenti - identificati nel 2020 come parte del Papiro Bodmer 14-15 (P75), che nel frattempo è stato denominato Papiro Hanna 1 (Mater Verbi) in onore del benefattore - è la Biblioteca del Papa. 

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Tre di questi frammenti si trovavano insieme ad altri pezzetti privi di collocazione, anche se si sapeva che appartenevano ad altro documento (Papiro Bodmer 2). Un attento studio fatto in questi anni ha permesso di stabilire che almeno due dei tre frammenti potevano essere collocati con sicurezza tra i fogli del papiro in Vaticano, sia per la disposizione continua delle fibre vegetali sia per le tracce dell'inchiostro. Per il terzo frammento non si aveva altrettanta sicurezza, ma le due piccole tracce d'inchiostro che vi si trovano indicano che esso appartiene al Papiro Hanna, alla pagina contenente il Vangelo di Giovanni 10:17-18. Il quarto frammento, in passato considerato parte del Papiro Bodmer 20, appartiene invece alla pagina contenente il Vangelo di Luca 12:27-53.

I quattro frammenti non aggiungono nulla ai passi di testo, tuttavia contribuiscono a rimuovere alcune incertezze nella lettura di alcune lettere nelle edizioni pubblicate. In Vaticano fanno presente che questi minuscoli pezzettini di papiro ricordano al mondo «che la memoria non è un flusso regolare di informazioni, non ci arriva nella sua interezza e linearità. Lungo la strada che percorre di generazione in generazione si perde, in parte o per intero; ci giunge in frammenti, tanto più preziosi perché ci permettono di leggere con maggiore chiarezza pezzi di storia, di conoscere e forse comprendere, anche se solo parzialmente, qualche momento del nostro passato, della cultura che ci appartiene e di cui siamo parte». 

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Il Papiro risale a 18 secoli fa, è scritto in greco e contiene gran parte del Vangelo di Luca e gran parte di quello di Giovanni. Al momento costituisce la prima testimonianza diretta dell’ordine dei libri nel canone dei Vangeli e la sua storia è molto vicina a quella delle prime comunità cristiane.

Secondo la datazione più comunemente accettata, il Vangelo secondo Marco sarebbe stato composto tra il 65 e l'80,  e successivamente sarebbero stati composti il Vangelo secondo Matteo e il Vangelo secondo Luca (80-90 circa). Il Vangelo secondo Giovanni sarebbe stato invece scritto tra il 95 e il 110 circa. 

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