Il restauro dell'altare del Santo Sepolcro sarà fatto a Firenze e poi sarà esposto in mostra

Credit photo: Custodia di Terra Santa
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Giovedì 18 Aprile 2024, 13:08

L'altare della crocifissione nella Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme è stato smantellato all'inizio della settimana perchè ha bisogno di restauro e verrà portato a Firenze dove sarà sottoposto ad un lungo lavoro conservativo. L'altare si trova nella cappella della Crocefissione sulla roccia del Golgota dove, secondo la tradizione, sarebbe stata issata la croce di legno sul quale è stato crocefisso Cristo duemila anni fa. Durante il tempo necessario per rimettere a nuovo verrà esposto in mostra nella Cappella Ruccellai per poi essere riportato a destinazione per il Venerdì Santo del 2025.  

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L'altare fu donato alla Custodia di Terra Santa da Ferdinando de Medici, Granduca di Toscana nel 1578.

Originariamente era destinato alla pietra untiva nell'area d'ingresso della Chiesa del Santo Sepolcro, su cui si dice che il corpo di Gesù sia stato cosparso di unguenti dopo la crocifissione prima di essere deposto nella tomba. Questa pietra è stata sollevata di circa 20 centimetri per gli attuali lavori di restauro della Chiesa del Santo Sepolcro.

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Nella cappella i sacerdoti cattolici celebrano la messa ogni mattina. La parte a sinistra con il luogo effettivo della crocefissione, invece, è di pertinenza dei greco-ortodossi, anche se le altre chiese la usano per le loro cerimonie.

L'altare mediceo è stato fissato nella Cappella sul calvario nel secolo scorso e da allora non è mai stato spostato o restaurato. E' composto da sei formele particolarmente rovinate, informa la Custodia di Terra Santa. I restauri del Santo Sepocro si sono avviati nel 2022 con la pavimentazione della struttura, compromessa da secoli di usura. Per arrivare a formulare un protocollo le comunità cristiane che gestiscono in comunione il luogo più sacro per i fedeli di tutto il mondo hanno dovuto trovare un accordo. Cosa non facile per le cicliche diatribe sul mantenimento dello Status Quo. Le operazioni sono coordinate dal Common Bureau, un ufficio di esperti nominati da cattolici,ortodossi, protestanti, copti e armeni. 

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