Papa Francesco si chiede se Roma sia pronta per il Giubileo, mancano decoro e vivibilità anche per i suoi cittadini

Papa Francesco si chiede se Roma sia pronta per il Giubileo, mancano decoro e vivibilità anche per i suoi cittadini
di Franca Giansoldati
5 Minuti di Lettura
Domenica 31 Dicembre 2023, 17:53

Manca un anno esatto all'apertura della Porta Santa e Papa Francesco pone alcuni grandi interrogativi sulla città di Roma. E' davvero pronta ad accogliere - dal punto di vista spirituale, morale, etico e persino pratico tanti pellegrini per l'Anno Santo? Nella basilica di San Pietro, durante il tradizionale Te Deum di fine anno, davanti alle autorità, le risposte che Bergoglio fornisce lui stesso per primo non sembrano essere particolarmente benevolenti verso l'amministrazione capitolina. Fa subito un esempio concreto rilevando carenza di decoro pubblico: «il fascino del centro storico di Roma è perenne e universale; ma bisogna che possano goderlo anche le persone anziane o con qualche disabilità motoria; e occorre che alla grande bellezza corrispondano il semplice decoro e la normale funzionalità nei luoghi e nelle situazioni della vita ordinaria, feriale. Perché una città più vivibile per i suoi cittadini è anche più accogliente per tutti».

Giubileo, ecco il programma, l'inno e il sito vaticano per le prenotazioni, «tutti i cantieri saranno chiusi l'8 dicembre 2024»

Da tempo il Vaticano ha sottolineato al mondo politico e al sindaco Roberto Gualtieri il bisogno di far funzionare al meglio ogni settore che sarà investito del più grande evento di massa previsto da decenni. Le stime dei flussi che vengono fatte si aggirano attorno alla cifra monstre di 30 milioni di persone, naturalmente spalmate nei dodici mesi del 2025.

Il rapporto tra il Vaticano e il sindaco Gualtieri è e resta sostanzialmente buono, dialettico e di grande collaborazione, tuttavia dietro le quinte i responsabili d'Oltretevere non hanno mancato di rilevare ritardi vistosi, lavori impegnativi, sfide complesse da affrontare. Al punto che poco tempo fa, durante una udienza generale, Papa Francesco si era fatto interprete dei grandi disagi che stavano creando i cantieri aperti.

Tram in via Nazionale. «Sprecati i soldi del Pnrr»

Naturalmente Papa Francesco nella basilica si concentra soprattutto sulla parte spirituale. L'anno che sta arrivando, il 2024, è un periodo strutturato dalla Chiesa per la preparazione pastorale e religiosa del grande evento, interamente dedicato alla preghiera. L'obiettivo, ha spiegato il pontefice, è di rafforzare nei fedeli di tutto il mondo la virtù teologale della speranza. 

Maxi rissa a Borgo Pio tra barboni mentre il Papa a San Pietro celebra la messa per i poveri

«Cari fratelli e sorelle, possiamo chiederci: Roma si sta preparando a diventare nell’Anno Santo “città della speranza”? Tutti sappiamo che da tempo è in atto l’organizzazione del Giubileo. Ma comprendiamo bene che, nella prospettiva che qui assumiamo, non si tratta principalmente di questo; si tratta piuttosto della testimonianza della comunità ecclesiale e civile; testimonianza che, più che negli eventi, consiste nello stile di vita, nella qualità etica e spirituale della convivenza. E allora la domanda si può formulare così: stiamo operando, ciascuno nel proprio ambito, affinché questa città sia segno di speranza per chi vi abita e per quanti la visitano? » ha detto il Papa.

Giubileo, il Papa parla dei tanti cantieri aperti a Roma e dedica una riflessione al mercato del lavoro

Nelle diverse riunioni bilaterali tra la Santa Sede e l'Italia è stata rafforzata la massima collaborazione per una cabina di regia in grado di affrontare l'appuntamento cruciale. Una vera e propria vetrina globale per Roma capitale. Il punto sul quale Bergoglio insiste è quello di assicurare ai pellegrini una esperienza di fede, attraverso una accoglienza impeccabile. E fa alcuni esempi rivolti alla Chiesa: “Entrare in Piazza San Pietro e vedere che, nell’abbraccio del Colonnato, si muovono liberamente e serenamente persone di ogni nazionalità, cultura e religione, è un’esperienza che infonde speranza; ma è importante che essa sia confermata da una buona accoglienza nella visita alla Basilica, come pure nei servizi di informazione”. L'altro esempio che affiora ha a che fare con la natura del pellegrinaggio. “Specialmente se impegnativo, richiede una buona preparazione. Per questo l’anno prossimo, che precede il Giubileo, è dedicato alla preghiera. E quale maestra migliore potremmo avere della nostra Santa Madre? Mettiamoci alla sua scuola: impariamo da lei a vivere ogni giorno, ogni momento, ogni occupazione con lo sguardo interiore rivolto a Gesù. Gioie e dolori, soddisfazioni e problemi. Tutto alla presenza e con la grazia di Gesù, il Signore. Tutto con gratitudine e speranza». 

Vaticano, la necropoli scoperta nel 2003 si potrà visitare dall'ingresso di Santa Rosa

Nel giugno scorso Papa Francesco aveva inviato al Messaggero un messaggio per i suoi 145 anni in cui nel contesto della commemorazione approfondiva il significato del Giubileo del 2025. «La Città Eterna – scriveva - ritorna a essere il polo di attrazione per rilanciare il messaggio cristiano e riaccendere la speranza per quanti, nelle fatiche della vita e nelle attese interiori, vi giungeranno come pellegrini. Dalla ricca tradizione biblica ereditiamo il senso dell’anno giubilare, anzitutto come tempo favorevole e propizio, per rimettere al centro della nostra vita la riconciliazione con Dio e tra di noi, spezzando le catene del male, della schiavitù e della violenza, che deturpano la bellezza della dignità umana». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA