Terni, chiusa l'autoscuola Moroni: un secolo di storia che se ne va

Terni, chiusa l'autoscuola Moroni: un secolo di storia che se ne va
di Monica Di Lecce
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Venerdì 3 Giugno 2022, 07:15

C’è una storia di amore, di impegno, di tradizioni, di scelte e sacrificio in quella serranda che martedì pomeriggio, idealmente, è calata per sempre sull’autoscuola Moroni. L’attività, una delle più “storiche” del settore in città, ha chiuso i battenti lasciando, dietro la porta, i ricordi di un secolo di vita e delle tre generazioni che si sono susseguite alla sua guida.

Ancora non esisteva, infatti, la patente come la intendiamo oggi, che già era aperta quella che sarà l’antesignana dell’autoscuola moderna. Si parla degli inizi degli anni Venti. Da lì ai nostri giorni sono passati per questa attività talmente tanti giovani che, di diritto, si può dire che l’autoscuola Moroni ha rappresentato, essa stessa, una parte di storia della città. A sfogliare oggi l’album dei ricordi è Chiara Moroni, la figlia di Roberto, l’ultimo titolare. «Questa è stata un’attività di famiglia che si è tramandata per tre generazioni – rivela - di cui mio padre è stato l’ultimo titolare. Con la sua morte a gennaio, io e mio fratello che abbiamo scelto altre strade professionali, ci siamo trovati a dover fare una scelta che, per quanto dolorosa, è stata comunque necessaria». Ecco quindi che è scattata la ricerca di un acquirente. «Complice anche la situazione economico finanziaria che sta attraversando la città – continua Chiara Moroni – non abbiamo trovato la persona che se la sentisse di rilevare l’attività. La scelta sarebbe stata comunque difficile. Non sarebbe stato semplice per noi figli individuare una persona estranea con quella personalità e quelle caratteristiche valoriali che hanno contraddistinto nostro padre e l’autoscuola, a cui affidare il “marchio” della famiglia».

E così si chiude il sipario su quella che molti a Terni definiscono “una istituzione”.

«Negli anni Venti – racconta Chiara Moroni – questa era una rivendita di carburanti, c’era il garage di un meccanico. Di auto ce ne erano davvero poche. Agli avi di mio nonno venne in mente di iniziare a dare lezioni di guida. L’autoscuola vera e propria è nata dopo la seconda guerra mondiale quando ci fu una spinta all’acquisto delle auto e si introdussero le prime regole e la patente. All’inizio c’era un socio. L’autoscuola, infatti, era Moroni e Granati. Poi nel 1962 c’è stata la “scissione”». L’autoscuola Moroni non si è mai spostata dalla sua sede “storica” di via Parrabbi.

«Qui mio padre – prosegue la figlia – ha visto passare generazioni di giovani per i quali è stato anche una sorta di formatore insegnando loro il rispetto delle regole, quelle del codice della strada». E in tanti sono rimasti legati affettivamente a lui.

«Quando andavo in giro per la città e anche quando torno ora, io per molti non sono Chiara – rivela – ma sono la figlia di Roberto, come se non avessi una mia “personalità”». Roberto Moroni è stato sicuramente un punto di riferimento per molti anche del suo settore. Nel 2016 la Camera di Commercio di Terni l’ha premiato per la longevità della sua attività. Per tanti anni è stato anche nella segreteria dell’associazione Unasca presso il ministero dei Trasporti. «L’autoscuola è stata la sua vita – conclude la figlia – aveva 83 anni e ancora trascorreva le sue giornate qui». Ora restano tanti bei ricordi e un pizzico di nostalgia.

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