Ast, l'Antitrust si tira indietro:
"Per noi il piano ThyssenKrupp è ok"

Ast, l'Antitrust si tira indietro: "Per noi il piano ThyssenKrupp è ok"
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Lunedì 8 Settembre 2014, 19:40 - Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 23:51

TERNI La commissione Antitrust si tira indietro: sai dei tagli proposti dalla Thyssenkrupp per l'ast di Terni ma, inspiegabilmente secondo tutti gli osservatori, li considera compatibili con le indicazioni di sviluppo e mantenimento della produzione che la stessa produzione aveva indicato nei termini del passaggio di Ast a Thyssen. E' quanto si legge nella risposta del presidente dell'Antitrust Joaquin Almunia al deputato europeo Antonio Tajani che aveva presentato una interrogazione al presidente perchè l'Europa rfacesse rispettare i termini dell'accordo ai tedeschi. La risposta di Almunia ha gelato tutti in Italia, perchè, sostanzialmente approva il piano lacrime e sangue della Thyssen nonostante il governo italiano l'abbia dichiarato irricevibile e dopo che il piano è stato congelato e parzialmente ritirato dopo una trattativa di 15 ore fra governo azienda e sindacato venerdì scorso.

Il cardinal Bassetti. La situazione, dunque, si presente di nuovo complessa e delicata.

Ieri il cardinale di Perugia Bassetti ha detto di aver incontrato il premier Renzi che gli avrebbe confidato che ci sono "spiragli di speranza" per Ast. I dettagli del colloqui non sono stati resi noti.

Il dietrofront di ieri. La ThyssenKrupp potrebbe non vendere in futuro l'Ast di Terni, come invece annunciato nelle scorse settimane dalla stessa multinazionale tedesca: è quanto sarebbe emerso ieri pomeriggio, nel corso del primo incontro al ministero dello Sviluppo economico per discutere del piano industriale dell'azienda, dopo il ritiro delle procedure di mobilità per 550 lavoratori. Erano presenti, tra gli altri, l'ad dell'Ast, Lucia Morselli, il dirigente del Mise Giampietro Castano, istituzioni locali dell'Umbria e rappresentanze sindacali di categoria. Secondo un comunicato sindacale congiunto, all'inizio della riunione il Mise ha comunicato l'esistenza di un tavolo specifico con Governo, istituzioni locali e azienda che riguarderebbe materie prime, energia e infrastrutture. L'azienda ha quindi esposto dei dati relativi alle macroaree che costituiscono le voci di bilancio dell'Ast. In merito a questo punto i sindacati hanno richiesto approfondimenti in particolare su strategie commerciali, mercati di riferimento, politiche degli acquisti e dei prezzi, mix produttivi, volumi, investimenti, energia e futuro di tutte le produzioni presenti nel sito ternano. Parte di questi temi saranno affrontati nel corso di incontri che si svolgeranno a Terni nei prossimi giorni, mentre il prossimo incontro al Mise è stato fissato per il 19 settembre.

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