A fare la suggestiva scoperta è stato Luigi Rambotti, direttore della sezione d’archivio di Stato di Spoleto: “Sarà una lenticchia poi? – dice - Mah, se dovessi dar retta alle mie conoscenze botaniche propenderei per escluderlo. Di certo, però, si tratta di qualcosa che ha quasi mezzo millennio”. Mentre stava consultando antiche carte all’interno dell’istituzione in cui lavora, a sorpresa, l'archivista ha notato tra i fogli ingialliti una specie di seme piatto e tondeggiante che ad una prima analisi è sembrato essere proprio una “lenticchia”. Potrebbe trattarsi di un antico esemplare di quella coltivata a Castelluccio di Norcia? L’ipotesi è interessante ma, per ora, non c’è modo di avere conferme. Così, Luigi Rambotti ha pensato bene di fotografare il piccolo reperto pubblicandolo sul suo profilo Facebook. Chissà che la curiosa scoperta non possa attirare l’attenzione di qualche esperto ricercatore, come Isabella Dalla Ragione, agronomo che da molti anni studia e conserva in Umbria vecchie varietà locali fruttifere, in particolare del Centro Italia. Nella sezione dell’Archivio di Stato di Spoleto, comunque, di certo non avrebbero nulla in contrario se qualcuno si facesse avanti per un expertise.
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