Autobus, gli stipendi da lunedì
rata da 500 euro e saldo a fine mese

Autobus, gli stipendi da lunedì rata da 500 euro e saldo a fine mese
di Luca Benedetti
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Martedì 15 Ottobre 2013, 21:22 - Ultimo aggiornamento: 21:23
PERUGIA - In 1300 tirano un sospiro di sollievo, ma sar la notte a dire se l’ultima carta gioca da Umbria Mobilit fermer la rabbia del personale, autisti dei bus in testa.

Il vertice con sindacati ed enti proprietari (unico assente il Comune di Spoleto che ha la giunta decadente) ha partorito un altro piano sul filo dell’incubo default. Gli stipendi di settembre verranno pagati a rate. Cinquecento euro da lunedì per tutti e il resto tra il 28 e il 31 del mese.

Quello che il presidente Caporizzi, l’ad Viola e il direttore amministrativo Proietti hanno messo sul tavolo dovrebbe garantire la tenuta di Umbria Mobilità fino alla fine dell’anno. Soldi per stipendi, tredicesime e contributi. Più qualche spicciolo per i fornitori. A dir la verità UM prende la spinta da altri. Per esempio dalla Regione che ha emendato la legge per il prestito allungando a fine anno le rate per la restituzione. Significa 4 milioni e mezzo di liquidità che non spariranno per coprire i 13 milioni arrivati qualche mese fa. E poi hanno pagato i Comuni. Perugia, ha staccato un assegno da 1,2 milioni, anche dal Ternano arriveranno soldi freschi. Ma lo strapuntino sull’ultima tranche di palazzo Donini, ancora non c’è. Tutto rinviato alla prossima settimana.

L’ultima emergenza fa tirare un sospiro di sollievo ai sindacati. «C’è parziale soddisfazione», dice qualcuno uscendo dal vertice. Cgil, Cisl, Uil, Orsa e Faisa-Cisal erano accompagnati anche da Rsu e una delegazione di lavoratori. Ieri sera, senza neanche cenare, tutti nei depositi di Perugia, Spoleto e Terni per le assemblee che diranno se la voce grossa annunciata dagli autisti finirà nel cassetto salvando Perugia dal caos per Eurochocolate.

La parziale soddisfazione dei sindacati guarda anche ad altro. Al fatto che l’azienda ha rassicurato che la vendita non sarà una scandita. Anche se resta il nodo della ricapitalizzazione mai fatta (Regione a parte) dai soci. Servono le garanzie e chissà se quello non diventerà un ostacolo per l’ultima mossa di Bus Itala e Ratp che si giocano la sfida sul settanta per cento della necow dei trasporti regionali (bus e treni) con una base di 21 milioni di euro. Oggi pomeriggio, intanto, azienda e sindacati, sono chiamati dal prefetto Reppucci.
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