Maxi carico di cocaina trasportato da un giovane cuoco ternano di ristoranti di lusso

Maxi carico di cocaina trasportato da un giovane cuoco ternano di ristoranti di lusso
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 09:30

Terni Lo zaino che il cuoco ternano consegna al giovane albanese vale oro. Dentro ci sono due chili e 300 grammi di cocaina purissima che, una volta tagliata realizzando quattro dosi con un grammo e piazzata sul mercato, consente di guadagnare qualcosa come 500mila euro.

Un fiume di cocaina destinata all'avido mercato ternano su cui ora stanno indagando a ritmo serrato i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale guidati dal maggiore, Marco Ruffini.
Nella rete dei militari sono finiti ancora una volta due incensurati, al di fuori di ogni sospetto. Si tratta di un affermato cuoco ternano di 33 anni, noto per aver lavorato nelle isole Baleari e a Cortina, e di un 21enne albanese.
E' arrivato in Italia da pochi giorni e in tasca dice di avere un permesso turistico ma su questo dettaglio sono in corso indagini. Un copione che si ripete con regolarità in città. Qui ormai, per distribuire quantità rilevanti di stupefacenti, chi gestisce il mercato sceglie gente che non ha mai avuto a che fare con la giustizia. I classici insospettabili che, quando finiscono nella rete delle forze dell'ordine, la scampano senza difficoltà. Il blitz dei carabinieri va in scena nel primo pomeriggio di martedì in via Farini. E' un cittadino modello a chiedere l'intervento dell'arma. Si è insospettito perché ha visto un uomo fermo lì da diverso tempo. Quel tizio, racconta il ternano, ha parcheggiato l'auto e sta guardando nervosamente l'orologio come se aspettasse qualcuno che è in ritardo. I militari arrivano sul posto e si mettono a debita distanza per non essere notati mentre cercano di contestualizzare la vicenda. Si accorgono che c'è uno scooter che transita più volte nella zona del parcheggio di via Farini. A un certo punto il conducente del mezzo a due ruote si ferma accanto all'auto del cuoco. Scambiano due parole poi il 33enne si affretta a consegnare al 21enne albanese uno zainetto e scatta l'irruzione dei carabinieri che bloccano i due e li perquisiscono. Dallo zaino, non senza sorpresa da parte degli investigatori, salta fuori un grosso panetto di cocaina purissima. Più di due chili di droga che, una volta tagliata e distribuita nella conca, avrebbe permesso di incassare 500mila euro. Per i due scatta l'arresto per detenzione a fini di spaccio. Dopo le formalità di rito il cuoco ternano e il turista albanese vengono rinchiusi in una cella del carcere di Sabbione. Ieri l'interrogatorio di garanzia condotto dal gip, Chiara Mastracchio, durante il quale i due, assistiti dall'avvocato Francesco Mattiangeli, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Per entrambi il pm, Giorgio Panucci, ha chiesto il carcere. Misura convalidata dal gip che ha disposto la detenzione in cella. Ora s'indaga a ritmo serrato per capire a chi fosse destinato il prezioso carico di cocaina purissima. Sotto la lente i telefonini sequestrati ai due e i documenti dell'albanese, che ha detto di alloggiare da qualche giorno in una struttura ricettiva della provincia ma che potrebbe essere entrato in Italia illegalmente.
Due settimane fa l'arresto da parte della squadra mobile del pony express della cocaina, un albanese senza macchia di 22 anni arrivato in città con un visto turistico e che spacciava tra Borgo Rivo e il centro. Pochi giorni prima quello del 25enne albanese, anche lui "turista", che ha messo in piedi il market dello spaccio in una zona boschiva di Maratta alta, a due passi da aziende e negozi.
Nicoletta Gigli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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