Il portiere della Ternana Iannarilli sempre presente in campo, il suo conterraneo Ambrosi: "Lo merita"

Al numero uno i complimenti di un ex numero uno: "A lui è stata giustamente data continuità, cosa che a me mancò". L'ultimo rossoverde sempre presente fu Ginestra.

Il portiere della Ternana Iannarilli sempre presente in campo, il suo conterraneo Ambrosi: "Lo merita"
di Paolo Grassi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Aprile 2023, 07:09 - Ultimo aggiornamento: 07:13

Un instancabile baluardo, stakanovista dell'area di porta, mostro (se è concesso questo termine) di costanza. Cosa che lo ha portato fin qui a giocare 34 gare ufficiali su 34, 33 di campionato e una di Coppa. Anthony Iannrilli è la vera costante di questa Ternana. Perché costante è la sua presenza. E mentre negli anni passati c'era stato qualcosa che aveva interrotto la sua lunga striscia, stavolta no. Almeno, non per ora. Una continuità così, per l'ultima volta, era stata vista in un portiere della Ternana solo 11 anni fa, con Stefano Ambrosi, il quale, però, nell'anno della promozione in serie B dovette saltare comunque la prima partita per squalifica e l'ultima per passerella, sostituito in entrambi i casi da Fabio Virgili. Ambrosi e Iannarilli, tra l'altro, sono accomunati dalle origini. L'attuale portiere è nato ad Alatri, il suo predecessore a Fiuggi. Venuti al mondo e cresciuti nel giro di pochi chilometri. «Quando cominciai a giocare da ragazzino proprio nell'Alatri - racconta oggi Ambrosi - il presidente era il nonno di Antony. Poi, la presidenza passò a suo zio». Iannarilli sempre in porta. 3.060 minuti di fila in campo. Mancano cinque giornate alla fine e chissà che non riesca a fare l'en plain di presenze dell'intera stagione. Mai infortunato, mai squalificato. Per ora, ha tre cartellini gialli e non è nemmeno in diffida. Nonostante la grande continuità sempre dimostrata, è il primo anno che dall'inizio della stagione fino a questo momento ha sempre giocato. Lo scorso anno ci stava quasi riuscendo ma lo fermò il Covid un paio di partite, due anni fa la sua continuità nell'annata dei record e a serie B ormai acquisita fu interrotta dalle occasioni date anche a Tommaso Vitali e Angelo Casadei, l'anno prima Fabio Gallo lo alternò con Andrea Tozzo e Richard Marcone, l'anno ancora precedente giocò un paio di volte Riccardo Gagno. Prima di lui, per ritrovare l'ultimo portiere della Ternana che giocò tutte le partite di campionato bisogna tornare a Paolo Ginestra nel 2006-2007. Iannarilli, a Terni, è maturato, ha conquistato la serie B e si è guadagnato tanti estimatori. I tifosi lo amano e ormai ha anche la maglia rossoverde appiccicata alla pelle. Della Ternana, sta diventando una bandiera. Cosa che, probabilmente, avrebbe voluto essere pure Ambrosi, sempre comunque nel ricordo dei tifosi che ancora lo chiamano "capitano". «Io e Iannarilli - dice - siamo tecnicamente agli opposti. Lui ha delle doti, io ne avevo altre. Lui sta avendo un rendimento importante e, rispetto a me, ha avuto pure la fortuna di trovare una società diversa, che ha fatto scelte diverse rispetto a quelle fatte ai miei tempi. Noi dello zoccolo duro del gruppo salito in serie B non trovammo continuità di progetto». Lui stesso, infatti, arrivato in B a 34 anni, dopo aver giocato la prima finì in panchina nelle due successive, prima di tornare dalla quarta. Ma il ciclo si interruppe ancora dopo la partita con il Lanciano. «Lì - racconta - persi il posto nonostante la media voti del 7,33, tra le più alte in serie B». Ora, che segue ancora le sorti della Ternana, tifa pure per il suo più giovane conterraneo. «Sono contento per lui e gli faccio i complimenti. E' un bravo ragazzo e un ottimo professionista. Prima della serie B con la Ternana, aveva sempre fatto la C. La società, giustamente, gli ha riconosciuto ciò che ha fatto. Con me, non avvenne». Ma nel calcio, la gratitudine è moneta che non circola sempre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA