GUBBIO - Un impianto di sollevamento e la posa di circa dodici chilometri di condutture grazie ai quali trova soluzione il problema dell’approvvigionamento idrico di una vasta area del territorio a sud del Comune di Gubbio. Si tratta di un investimento di circa un milione di euro per l’intervento di razionalizzazione del sistema idrico per le frazioni di Mengara, Colonnata e Valdichiascio, che rientra tra le opere del programma 2020-2023 deliberato dall’assemblea dei sindaci dell’Auri (Autorità umbra rifiuti e idrico) e finanziato con fondi a carico del sistema tariffario. Il taglio del nastro alla presenza del sindaco Filippo Mario Stirati, l’amministratrice delegata di Umbra Acque, Tiziana Buonfiglio, e il presidente Filippo Calabrese. Presenti anche il vicesindaco Alessia Tasso, Michele Mencarelli di Auri e Renzo Patacca di Umbra Acque.
«Abbiamo realizzato un nuovo impianto di sollevamento e la posa di un tratto di adduzione della lunghezza di cinquemila metri così da rifornire il serbatoio di Cima di Mengara con l’acqua proveniente dalla sorgente Scirca - ha detto Tiziana Buonfiglio -, allo stesso tempo è stata realizzata una nuova rete di sette chilometri per rifornire le utenze della zona fino a ricollegarsi al serbatoio esistente di Colonnata. Un’opera quindi che raggiunge zone fino ad oggi non servite dall’acquedotto e che permette di far fronte ad eventuali situazioni di criticità nell’approvvigionamento idrico. A livello di perdite il Comune di Gubbio - ha aggiunto l’amministratrice delegata di Umbra Acque - presenta una situazione abbastanza complessa con un livello di perdite superiore alla media e sconta il fatto di avere un territorio vasto e una densità abitativa bassa e quindi tanti chilometri di rete idrica da gestire in rapporto alle utenze. Per far fronte a questa situazione si sta intervenendo grazie al finanziamento Pnrr che Umbra Acque ha ricevuto partecipando al bando nazionale e che ha visto l’assegnazione di 25 milioni di euro su un progetto complessivo di riduzione delle perdite di 52 milioni di euro. E per il solo Comune di Gubbio sono previsti investimenti pari al 4 per cento delle risorse Pnrr, 15 chilometri di sostituzione linee e una campagna di ricerca perdite occulte su 245 chilometri di rete di distribuzione così da recuperare 850.000 metri cubi di acqua e far calare nel 2026 il livello di perdite dell’8 per cento».
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Filippo Mario Stirati, che ha ricordato come il problema in quella è stato posto «da decenni da parte della popolazione e finalmente ora possiamo fornire una risposta concreta e importante. Abbiamo ottenuto un finanziamento che ci consente di avere l’acqua in un territorio che conta molti residenti e turisti, un’area che meritava una risposta che con immenso piacere, possiamo dare».
Il vicesindaco Alessio Tasso ha rimarcato «il passo importante che facciamo grazie alla proficua collaborazione con i cittadini, le pro loco e i referenti di zona e con Umbra Acque, partner di tanti progetti significativi che nel tempo hanno migliorato la qualità della vita dei cittadini e dell’ambiente. Penso per esempio all’installazione delle casette dell’acqua, arriveremo a sei impianti tra qualche settimana, che consentono di ridurre concretamente l’uso della plastica fornendo al contempo un servizio concreto alla comunità, nel pieno rispetto dell’ambiente. A oggi, e i dati sono fermi al 2023, le case dell’acqua di Gubbio hanno erogato oltre 700mila litri di acqua naturale e frizzante, risparmiando la produzione di 18mila bottiglie di plastica, evitando l’immissione di 66 tonnellate di CO2, pari alla quantità catturata da oltre 4.424 alberi». Soddisfazione per quanto realizzato e per il rispetto dei tempi dell’opera hanno espresso anche Mencarelli di Auri e Patacca, dirigente di Umbra Acque.