Margasini, come è stata la prima volta da cavaliere di Quintana?
«Era il 1983, avevo 17 anni e debuttai con il rione Morlupo. Da li la passione è crescita giorno dopo giorno».
La prima vittoria a quando risale?
«Il primo palio di Giostra l’ho vinto nel 1988 per il croce bianca in sella ad Ettore. Era la Giostra della Sfida e poi ho fatto il bis, nella successiva rivincita e con lo stesso cavallo»
Quaranta anni di Quintana, tanti ricordi e tante emozioni…
«Si soprattutto quelli con Cà Granda, con cui correvo la Quintana per il Pugilli. La vittoria arrivò nella rivincita del 1995 e fu bellissimo. E lo fu anche perché Cà Granda la volli io».
Ci sono stati altri momenti importanti.
«Certo. Penso ad esempio alla vittoria del 2002, in occasione della Giostra della Quintana de La Sfida quando, per il Contrastanga arrivai primo in sella a Mala Strana. Anche quella è stata una gioia che non dimenticherò mai».
In questi 40 anni c’è stato un passaggio di ruolo: da quello di cavaliere a quello di maestro. Cosa è cambiato?
«È cambiato il ruolo, ma quando si entra al Campo de li Giochi l’emozione non cambia, è sempre quella».
Una carriera stupenda, quella di Paolo Margasini alla Giostra della Quintana di Foligno. Lo storico ha un medagliere che racconta di con 11 vittorie inanellate a Foligno nel corso di una carriera che va dal 1983 al 2006, con soli tre stop: 1986, 1987, 1991. Margasini conta anche nove Vittorie alla Quinta di Ascoli Piceno e davanti a lui c’è solo l’altro folignate Luca Innocenzi con 15. E stasera i tanti consigli che Paolo Margasini ha continuato a mettere a frutto, facendo crescere le nuove leve di Giostra, hanno messo sulla giusta direttrice tanti amanti della Quintana. Il segreto è ovviamente la passione, la dedizione e l’amore per la singolar tenzone che premia sempre il più bravo tra i bravi tra i cavalieri in gara.
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