Foligno, ambulante africano
va a pregare in chiesa
e scopre un italiano
che ruba elemosina

Foligno, ambulante africano va a pregare in chiesa e scopre un italiano che ruba elemosina
di Giovanni Camirri
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Giovedì 4 Agosto 2016, 13:40
FOLIGNO - Va a pregare e sventa un furto. E’ accaduto nei giorni scorsi all’interno dello scalo ferroviario di Foligno. Protagonista del gesto di grande senso civico un venditore ambulante africano che, spostandosi in treno per raggiungere le mete di lavoro, sceso a Foligno, in attesa della coincidenza ha approfittato di qualche istante di sosta dedicando ad un momento di preghiera nella cappellina che si trova all’interno della stazione ferroviaria. Quando il commerciante è entrato nel piccolo luogo di culto ha notato un uomo, che poi si scoprirà essere un italiano, che aveva preso di mira la cassettina destinata alle offerte nel tentativo di impossessarsi del denaro in essa conservato e destinato ad opere benefiche come il sostegno dei più deboli. L’ambulante non ci ha pensato due volte e ha sventato il furto innescando l’intervento degli agenti della polizia ferroviaria che hanno poi prontamente bloccato l’italiano in flagranza di reato denunciandolo poi per furto. Un gesto, quello del commerciante ambulante, che al di la degli aspetti investigativi e giudiziari, è un chiaro segnale di civiltà che dovrebbe essere la normalità che segna l’agire di ogni persona corretta. L’ambulante, infatti, non s’è tirato indietro e anzi ha svolto pienamente il ruolo di cittadino a differenza dell’italiano autore del furto che ha invece commesso un reato che, al di la della cifra di cui l’uomo ha tentato di impossessarsi, è ancor più grave dal punto di vista etico-morale, visto che quei denari erano destinati agli ultimi.
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