Casasola fa il bomber aggiunto, alla Ternana grazie a una telefonata

"Stavo per tornare in Argentina ma Capozucca mi ha convinto". Da ex Perugia: "Rispetto i tifosi del Grifo e capisco il loro stato d'animo, il derby umbro tra i più belli d'Italia".

Casasola fa il bomber aggiunto, alla Ternana grazie a una telefonata
di Paolo Grassi
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Mercoledì 13 Dicembre 2023, 00:17

Un vecchio spot diceva che una telefonata allunga la vita. In qualche caso, può semplicemente cambiare il corso della carriera. E' successo a Tiago Matias Casasola, quando la telefonata del direttore sportivo della Ternana Stefano Capozucca gli ha cambiato i piani. Aveva risolto con il Perugia e voleva tornare in Argentina. Ma mentre attendeva la chiamata dalla sua terra, ecco quella di Capozucca. «Mi ha parlato - racconta il giocatore - delle idee della società, ci ho riflettuto ed ho accettato. Poteva essere stimolante per la mia carriera, venire in una squadra rinnovata e con tanti giovani. Ora che sono qui, sento di aver fatto la scelta giusta. Con il lavoro, speriamo di continuare sulla buona strada». Non senza mugugni dai tifosi perugini, che pensavano a un ritorno in Argentina e invece lo hanno visto approdare sull'altra sponda del calcio umbro. «Che volevo tornare in Argentina - dice lui - è vero. Capisco e comprendo lo stato d'animo dei tifosi. Ho sempre dato il massimo per la maglia che ho indossato. Lo ho fatto lo scorso anno a Perugia e lo faccio quest'anno a Terni. Nel calcio si può cambiare squadra, ma io cerco sempre di essere molto rispettoso». Ricorda le emozioni del derby umbro: «Da argentino sono abituato alle partite calde e sentite. Il derby umbro è tra i più caldi e sentiti d'Italia. Un grande spettacolo. Si respira un'atmosfera particolare per tutta la settimana».

Dallo scorso anno, inoltre, ha avviato un percorso che si sta ripetendo ora, con il quale lui - un difensore - ha cominciato pure a segnare dei gol. 9 nel Perugia (6 rigori) e già 4 in rossoverde. «La Ternana - spiega Casasola - sia prima con Cristiano Lucarelli che adesso con Roberto Breda è squadra votata all'attacco.

In un gioco propositivo, ci sono possibilità anche per noi esterni. Tutto è frutto di un modo di giocare. Stiamo facendo un buon calcio». Quello di esterno, è un ruolo che ricopre da quando glielo cucirono addosso. «Nasco centrale difensivo a quattro. Ma a Trapani con mister Serse Cosmi facevo il "braccetto", poi Alessandro Calori mi ha spostato esterno. Ho cominciato a fare il "quinto" a Salerno con Stefano Colantuono». Si conferma pure a Terni cecchino da calci piazzati. «A questo aspetto lavoro molto. Perché in area nessuno regala niente. I piazzati, spesso, cambiano le partite». Ed i suoi gol più recenti hanno contribuito a cambiare il corso della Ternana.

Terni, per lui, è l'ultima tappa in ordine di tempo di un cammino cominciato da ragazzino nel Boca Juniors. Nello stadio della "Bombonera": «Mette i brividi. Se si alzano gli occhi non si vede il cielo, essendoci gli spalti alti e colmi di persone». A diciotto anni è arrivato in Europa, prima per una parentesi inglese al Fulham e poi in Italia dove ha preso il doppio passaporto. Sua moglie, Carlotta, è di Parma. Hanno un bambino, Álvaro. Insieme a loro sta pure visitando l'Umbria, alla scoperta dei posti più belli. «Quando posso - spiega - sto con loro. Voglio essere un buon papà e un bravo marito».

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