Terni. Assalto al pronto soccorso, i medici di base in aiuto

Terni. Assalto al pronto soccorso, i medici di base in aiuto
di Umberto Giangiuli
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Domenica 7 Gennaio 2024, 19:05 - Ultimo aggiornamento: 19:07

SANITÀ/1

Super accessi al Pronto Soccorso dell'ospedale di Terni anche in considerazione dell'alto numero di persone colpite dall'influenza stagionale e in molti casi anche dal virus. Un mix micidiale che ha messo a letto migliaia di persone e molte altre costrette a raggiungere il Santa Maria per il riacutizzarsi dei malanni. Nel periodo di Capodanno all'Emergenza sono stati registrati 372 accessi, due volte in più della media ed anche rispetto all'anno scorso. Proprio sulle cose da fare, in questi giorni c'è stato uno stretto scambio di vedute e di intendi sulle cose da fare tra il nuovo direttore generale dell'Usl 2 Piero Carsili e il suo collega del Santa Maria Andrea Casciari. Come primo atto della ritrovata collaborazione la continuità della presenza dei medici di medicina generale a prestare servizio all'Emergenza per visitare i malati che il triage identifica come codici bianchi e verdi. I medici di medicina generale visiteranno fino alla mezzanotte e non più fino alle 19, con ben 4 ore in più rispetto al vecchio accordo. Questo consentirà ai medici del pronto soccorso di potersi dedicare ai casi più gravi e ai codici rossi che in questo periodo hanno ripreso a salire per via dei molti casi di polmonite sia nei bambini che negli adulti. La collaborazione riguarda anche l'ospedale di Narni dove Carsili ha messo a disposizione dei pazienti del Santa Maria 14 posti letto sotto la direzione dei medici di medicina interna che interessano pazienti in grado di essere dimessi oppure ricoverabili. Lo scopo è quello di allentare la pressione sull'ospedale di Terni. I dati ufficiali dicono che la provenienza geografica al Pronto Soccorso è molto diversificata, comunque costate: il 67% dei pazienti arriva dal distretto di Terni, oltre il 30 per cento da fuori, il 12% da fuori regione, il 3% dalla provincia di Perugia e il 17% da Narni- Amelia- Orvieto. «Il pronto soccorso non respinge nessuno- afferma Massimo Rizzo della direzione di presidio - ma abbiamo difficoltà al trasferimento dei malati in altre strutture territoriali».

E qui balzano all'occhio le strutture dell'Usl 2 delle Grazie e della Domus dove ci sarebbero decine di posti letto da recuperare ma si stanno facendo dei lavori che non termineranno prima della primavera. In queste strutture potrebbe trovare posto una trentina di pazienti che andrebbero a liberare altrettanti posti letto in ospedale. «Ci ritroviamo come sempre- afferma Valentina Porfidi segretaria provinciale delle Cgil funzione pubblica- a dover fare i conti con la mancanza della medicina territoriale che continua a non funzionare, con i punti di primo soccorso che non esistono e con i medici di medicina generale nei festivi introvabili. Da qui l'abnorme presa d'assalto del pronto soccorso dell'ospedale di Terni che sconta anche la mancata programmazione regionale, in modo particolare a Terni, dove la maggior parte delle persone sono anziane».

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