Roma, Zaniolo fuori rosa e in fuga a La Spezia. Il club furioso per i no di Nicolò

Anche il calciatore non ne vuole più sapere del club (per tutelare la sua posizione si rivolgerà a dei legali), vorrebbe andare via, cominciare una nuova avventura e allontanarsi il più possibile dalla Capitale

Roma, Zaniolo fuori rosa e in fuga a La Spezia. Il club furioso per i no di Nicolò
di Gianluca Lengua
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Lunedì 30 Gennaio 2023, 23:26

Nicolò Zaniolo ha chiuso con la Roma e la proprietà lo ha escluso dal progetto tecnico. I recenti comportamenti dell’esterno (non si è allenato e non ha partecipato alle ultime tre partite), hanno fatto scattare la reazione del presidente Dan Friedkin che, in accordo con la direzione sportiva e l’allenatore, lo ha messo fuori rosa. Anche il calciatore non ne vuole più sapere del club (per tutelare la sua posizione si rivolgerà a dei legali), vorrebbe andare via, cominciare una nuova avventura e allontanarsi il più possibile dalla Capitale. Ha rotto con Mourinho, con la società, con i tifosi e con qualche compagno con cui non parla ormai da settimane. Ha vissuto l’ultimo mese da separato in casa ed è stato rigettato dall’ambiente che non ne vuole più sapere. È stato bollato sui social come un ragazzino viziato, un ingrato, un traditore, un mercenario e tante altre etichette che fino a qualche mese (quando ha segnato il gol che ha regalato la Conference League alla Roma) non erano nemmeno immaginabili. I recenti fatti di cronaca lo hanno spaventato, la famiglia lo descrive come un ragazzo sotto shock per le minacce di morte e gli inseguimenti avvenuti nella notte tra domenica e ieri. Fatti mai accaduti da quando vive nella Capitale, per questo la Roma ha acconsentito alla richiesta di trasferirsi solo ieri (oggi è atteso a Trigoria per l’allenamento, ma potrebbe presentare certificato medico per motivare l’assenza) a La Spezia, sua città natale, dove vivono i genitori con la sorella. La frattura con la città, sponda romanista, è profondissima e insanabile ed è stata provocata sia da un atteggiamento poco professionale del giocatore, sia dalle dichiarazioni poco concilianti di Mourinho e Tiago Pinto. Il tecnico nel post-partita di domenica sera è tornato sull’argomento: «Quando non stai bene nella famiglia devi andare via». Dichiarazioni che, secondo i genitori, non hanno contribuito a placare gli animi, anzi hanno gettato altra benzina sul fuoco. 

INSULTI ALLA FAMIGLIA 

Non a caso la madre del giocatore Francesca Costa, ha puntato il dito verso la società per non aver tutelato il figlio e aver esasperato una situazione che ha portato al massacro mediatico. Il motivo? La necessità del club di venderlo e incassare denaro per cominciare a ripianare un bilancio in rosso di 219 milioni: «Avete creato un odio esagerato», ha scritto su Instagram postando una foto di alcune scritte offensive apparse davanti al centro sportivo di Trigoria. Altri insulti sono arrivati anche alla sorella Benedetta che ha risposto: «Non servono parole. Solo tanta pena per voi». A certificare le problematiche del club il general manager Tiago Pinto: «Zaniolo ha chiesto di andare e abbiamo trovato una soluzione, ma non lo ha reso contento.

Siamo in difficoltà con tutti i paletti del Fair play finanziario». La soluzione citata dal dirigente è il trasferimento al Bournemouth che lo avrebbe acquistato a titolo definitivo a circa 30 milioni esaudendo le richieste economiche della Roma. Il giocatore però ha scelto di non accettare, nonostante uno stipendio allettante di quasi 3 milioni a stagione, per via del progetto tecnico non entusiasmante. 

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LA PISTA ROSSONERA 

Avrebbe preferito andare al Milan, ma in questo caso sono stati i giallorossi a rigettare l’offerta di 22 milioni giudicata troppo bassa. A 24 ore dalla fine del mercato, si sarebbero affacciati il Lipsia e il Leeds, ma anche queste opzioni porterebbero a un nulla di fatto. In definitiva, gli scenari sarebbero stati sempre gli stessi: o volare in Inghilterra e rilanciarsi con la terzultima della Premier League (ma il Bournemouth ha virato su Traorè), o restare a Trigoria. L’ultima ipotesi al momento gli sembra impraticabile ma è l’unica percorribile. Intanto Nicolò ha eliminato su Instagram la sua biografia con la dicitura “Calciatore dell’As Roma”, lasciando semplicemente “Atleta”. E la società ha risposto escludendolo dal progetto tecnico, ma con una precisazione: se qualcuno lo vorrà comprare in estate dovrà offrire almeno 30 milioni, altrimenti resterà a Trigoria senza giocare fino a scadenza di contratto (giugno 2024). 

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