Un po’ di tempo fa, durante una visita ad una parrocchia romana, Bergoglio raccontò ai fedeli di non essere mai stato troppo sportivo, ma che da piccolo giocava volentieri a calcio, anche se come “portinaio” non era granché. I presenti gli fecero notare che chi sta in porta si chiama portiere e non portinaio. Papa Bergoglio rise di gusto, aggiungendo che non ha mai smesso di tifare San Lorenzo; il rosso e il blu, i colori della squadra di Buenos Aires, li ha sempre portati nel cuore. La notizia dell’amichevole con la Roma è stata data dal vicepresidente Roberto Álvarez durante una trasmissione radiofonica “Soy San Lorenzo” e riportate sul sito “Terre d’America”: “È per noi un orgoglio sapere che il Papa sia socio del San Lorenzo”. La ”squadra del Papa” gode di una fama crescente da quando Bergoglio ha rivendicato la passione per il San Lorenzo. A Roma, il San Lorenzo farà una toccata e fuga. Probabile arrivo giovedì 1 settembre, e lunedì 4 riparte per l’Argentina, per via di parecchi impegni in corso.
La prima partita giocata in Italia dal San Lorenzo fu contro il Genoa, nel 1956. Vinse 1-0 il Ciclón, che in quel periodo era stato in tournée anche in Inghilterra e Francia. Più problematica la trasferta di fine ’63-inizio ’64: Il San Lorenzo aveva in programma amichevoli con Roma e Napoli, ma uno degli accompagnatori, un greco, sparì nel nulla. Non da solo, ma con i soldi. La squadra italiana con la quale il San Lorenzo ha stretto negli anni un legame più solido è stata senza dubbio la Lazio. Nel 1974 i biancocelesti, per festeggiare la conquista del primo scudetto, invitarono la squadra argentina (vittoria per 1-0 dei padroni di casa, gol di Nanni), poi nel 1995, sempre all’Olimpico, la Lazio di reti ne segnò tre (doppietta di Boksic e gol di Piovanelli).
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