Roma, Mourinho: «Il derby è finito al 90'. Contro lo Zorya sarà difficile»

Roma, Mourinho: «Contro lo Zorya sarà difficile. Non esiste il concetto di seconda squadra»
di Gianluca Lengua
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Mercoledì 29 Settembre 2021, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 19:44

Domani la Roma affronterà in Ucraina lo Zorya per la seconda partita valida del girone di Conference League. José Mourinho in conferenza stampa alla vigilia non ha sottovalutato l’avversario: « È una partita che dobbiamo affrontare con concentrazione perché non sarà facile per niente». Pochi riferimenti sulla formazione: «Abbiamo necessità di far riposare qualcuno e dare spazio a chi non sta giocando tanto. Schiereremo una squadra forte e l’obiettivo è vincere la partita». 

 

Zorya-Roma, la conferenza stampa di Mourinho

Le condizioni climatiche sono differenti rispetto a Roma, che incidenza possono avere questi elementi sulla partita di domani?

«Ho giocato contro Zorya qualche anno fa a dicembre e potete immaginare che le condizioni erano diverse. Queste condizioni per me sono molto buone per giocare, non ho visto ancora lo stadio e la superficie. Si sta bene, le condizioni della temperatura è perfetta per giocare». 

Che squadra è lo Zorya?

«Abbiamo analizzato ciò che era possibile analizzare. Abbiamo visto le partite giocate in Europa League, contro Bodo e anche le partite principali nella lega Ucraina come quella contro il Dinamo Kiev. Magari domani cambiano qualcosa, giocano con un 4-4-2 bel lavorato. Squadra organizzata che potrebbe metterci in difficoltà».

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Avete la motivazione di vincere la Conference?

«Se mi chiedi se preferisco vincere la Champions o la Conference League, dico che preferisco vincere la Conference. Ma non la stiamo giocando. Adesso l’obiettivo è vincere domani, qualificarci in questo girone e finire primi». 

Sarà difficile giocare in Ucraina?

«In questo momento ogni Paese e squadra hanno potenziale e organizzazione, non ci sono le differenze di qualche anno fa. Ho giocato in Ucraina con Inter, Chelsea, Manchester United e la Roma è la quarta squadra diversa con cui gioco qui e non ricordo mai una partita facile. Con l’Inter abbiamo vinto all’ultimo minuto, con il Chelsea pareggiato e domani non sarà facile. La squadra gioca il 4-4-2 fisso e di posizione. È una partita che dobbiamo affrontare con concentrazione perché non sarà facile per niente». 

Cambierete la formazione rispetto al campionato?

«Cambi è una cosa, seconda squadra è una cosa diversa. Per noi esiste questo concetto di seconda squadra e neanche io vado a cambiare tanti giocatori. Abbiamo necessità di far riposare qualcuno e dare spazio a chi non sta giocando tanto. Schiereremo una squadra forte e l’obiettivo è vincere la partita». 

Si sa poco dello Zorya, che si aspetta? 

«Noi sappiamo tanto.

Se non cambia, e non lo pensiamo perché abbiamo visto le partite di Conference e campionato, giocheranno con il 4-4-2 a rombo molto chiuso. Hanno fisicità, ma sanno usare bene il contropiede russo o ucraino tipico di una squadra intensa. Giocano bene, il risultato contro il Bodo è falso per il modo in cui si è sviluppata la partita. Il campo è buono, ho già giocato in Ucraina a dicembre con molto freddo e ghiaccio in campi con difficoltà, ma questo è perfetto così come la temperatura di 10/12 gradi».

Come ha visto i giocatori dopo il derby? 

«Li ho visti bene. Per noi la partita è finita quando è finita, non possiamo vincere. Non c’è niente da fare, quello che è da fare è vincere la prossima. Quella di domani».

Sarri ha detto che il rigore su Zaniolo era fuorigioco... 

«Non voglio dire nulla. L’unica cosa che posso dire è che al di là del risultato e degli episodi abbiamo giocato cinque partite all’Olimpico di cui tre in campionato e questa contro la Lazio. La partita dove abbiamo più dominato e messo l’avversario in difficoltà è stata questa, è stata una partita in cui la mia squadra si è sentita più grande e l’avversario più piccolo. Quello che interessa è il risultato, abbiamo accettato la partita».

 

Come scenderà in campo la Roma?

Con lo stesso profilo delle altre partite. Giocherà qualche titolare, ho bisogno di gente che gioca spesso e con intensità e dare l’opportunità a qualcuno di riposare come ho fatto con Karsdorp e Veretout che ho lasciato a Trigoria per lavorare. Darò l’opportunità a qualcuno di giocare perché per me è sempre duro lasciare fuori calciatori lavorano per giocare». 

Pellegrini porterà la fascia di capitano per i prossimi 5 anni... 

«Non son preoccupato se è fatto o no. A Trigoria ho detto che era più vicino e da quel momento quando ho avuto il 100% di garanzie che lui voleva restare e che i nostri proprietari e il direttore volevano lo stesso, allora era una questione di giorni. Se sarà oggi o domani, non è importante. Ho fiducia che Lorenzo sarà con noi».

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