Roma-Lazio, il borsino del derby: ecco come stanno le squadre in vista della stracittadina

Roma-Lazio, il borsino del derby: ecco come stanno le squadre in vista della stracittadina
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Mercoledì 16 Marzo 2022, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 16:02

Roma-Lazio, 20 marzo ore 18. La data è fissata da tempo, il derby della Capitale si avvicina. La strada che ci separa dalla stracittadina la facciamo monitorando la "temperatura" delle due squadre.

Sarri 🡅
È un Sarri che ormai sorride sempre a fine gara. La sua squadra inizia a girare come vuole e ora addirittura si appassiona ai suoi discorsi tattici tanto da generare lunghi discorsi a Formello. Nei prossimi giorni oltre che sul campo il Comandante dovrà lavorare molto sulla testa dei suoi ragazzi con l’obiettivo di estraniarli dall’atmosfera che si creerà: «Il derby è un qualcosa che ti entra nella pelle. Per me gli si dà un’importanza esasperata, ma arrivarci tranquilli penso sia da folli. Noi daremo il massimo per i nostri tifosi senza dimenticare però che dobbiamo fare bene tutto l’anno, non solo in questa partita». Acqua sul fuoco, non guasta mai prima di un impegno così sentito.

La condizione fisica 🡅
Un anno, il 2022, iniziato decisamente bene e che sta procedendo ancora meglio. Solo 8 gol subiti in 10 partite in Serie A, condite da ben 6 clean sheet. Meglio ha fatto solo la Real Sociedad con 7. Dimostrazione che la svolta vera per i biancocelesti è arrivata in difesa visto che l’attacco ha sempre girato a dovere, soprattutto al capocannoniere Immobile. Con 21 gol il capitano biancoceleste contribuisce ai 58 dell’intera squadra, seconda solo all’Inter con 61. Gol che ora pesano di più grazie alla solidità difensiva che Sarri però allarga a tutta la squadra: «Ora corriamo meglio e quando parlo di difesa io mi riferisco al collettivo, non solo allo schieramento arretrato».

Infortunati =
Il Comandante sperava di arrivare alla stracittadina con l’intera rosa a disposizione e per poco non ci riuscirà. Nella serata di ieri è stato confermato il rientro di Lazzari. Il terzino come previsto ci sarà contro la Roma. Verso il rientro anche Cataldi, reduce da uno stiramento di primo grado al flessore della coscia sinistra e nei prossimi giorni atteso in gruppo. Il classe 94 non dovrebbe fare nemmeno accertamenti e il programma prevede un suo rientro a disposizione entro domenica. Chi invece difficilmente recupererà è Radu. Il veterano romeno è alle prese con una fascite plantare e dovrebbe saltare la stracittadina. Non avere un leader come il classe 86 sarà comunque un duro colpo, soprattutto per lo spogliatoio, nonostante non sia più un titolare.

Il morale 🡅
I tre punti contro il Venezia con conseguente sorpasso proprio sui giallorossi fanno arrivare la Lazio con un buon morale al confronto. I passi falsi del 2022 contro Inter e Napoli non hanno mai frenato la rincorsa dei biancocelesti. C’è entusiasmo perché dopo le tante parole ora l’idea di gioco di Sarri si sta vedendo con i fatti. Il Comandante ha indetto un giorno di riposo. Dopo un giorno di riposo quest’oggi inizierà la preparazione per la grande sfida, ma l’atmosfera è già calda.

L’arma in più 🡅
Il protagonista principale sarà Immobile. Il capitano sarà senza dubbio l’arma in più dopo che è tornato in vetta alla classifica marcatori e ha superato anche Piola per i gol segnati in Serie A con la maglia della Lazio.

I suoi compagni di reparto, Felipe Anderson e Pedro, lo accompagneranno a braccetto, soprattutto lo spagnolo. Segnare di nuovo contro la sua ex squadra sarebbe uno smacco incredibile.

I punti deboli 🡇
Dopo i tanti mugugni della prima parte di stagione ora la Lazio sorride. Sta eliminando i punti deboli, su tutti la difesa, ma restano le disattenzioni il tallone d’Achille della squadra di Sarri. Anche col Venezia nel finale di gara si è corso qualche rischio di troppo. Con la Roma servirà più cinismo, specchiarsi potrebbe portare in un vicolo cieco. L’altro punto debole è la panchina: se i titolari non girano resta difficile pescare il jolly tra le seconde linee.

I simboli 🡅
Non solo l’arma in più. Immobile sarà allo stesso tempo il simbolo dei biancocelesti. Il numero 17 continua a infrangere record su record e dopo aver emulato Pino Wilson con la fascia rossa al braccio vorrà ergersi come rappresentante di Giorgio Chinaglia magari decidendo la stracittadina. I tifosi si aspetteranno molto anche da Milinkovic e Luis Alberto. Le due mezzali hanno ormai messo le radici nella Capitale, sentono la partita e hanno una grande voglia di tornare ed esultare nella stracittadina. La Roma tra l’altro è una delle vittime preferite dello spagnolo con 3 gol segnati. Stesso bottino per il gigante serbo.

Gli outsider 🡇
A Lazzari invece va la palma di outsider. Il suo rientro dal 1’ a un mese dall’infortunio potrebbe essere determinante per assicurare una grande spinta sull’out destro assieme a Felipe Anderson. Un altro che si sarebbe volentieri infilato dalle retrovie è Zaccagni, ma la sua assenza per squalifica resta difficile da digerire e spedisce la freccia degli outsider verso il basso. Difficile contare sull’apporto delle seconde linee: da Cabral a Basic, passando per Kamenovic e Raul Moro. Stesso discorso per Akpa Akpro e André Anderson.

L’ambiente =
Ci sarà infine l’ambiente a rendere difficile la stracittadina ai biancocelesti. Con la Roma che gioca in casa e un Olimpico sold out si prospetta un clima infuocato anche se i tifosi laziali non mancheranno al seguito della squadra. Questo l’unico aspetto che rende equilibrato il confronto visto che alzando lo sguardo i calciatori in campo si sentiranno meno soli. Curva e Distinti Nord saranno esauriti per procedere verso un unico obiettivo: affossare i rivali cittadini per continuare la corsa all’Europa. Dopo tanti dubbi ora è tempo di certezze.

Il borsino della Roma in vista del derby

Mourinho 🡇

Ieri ha postato su Instagram una foto seduto a guardare la squadra con aria perplessa, la stessa che aveva in panchina alla Dacia Arena. Un messaggio ai naviganti? Forse, di certo José non è soddisfatto dei calciatori che ha a disposizione. Sperava di più nel mercato invernale e, invece, ha già bocciato i due acquisti Oliveira e Maitland-Niles. 

La condizione fisica =

Oggi è già vigilia di partita, la squadra è stanca e, come ha detto Mourinho, non regge tre impegni in una settimana. C’è il rischio che qualcuno molli la presa. Ma il passaggio del turno contro il Vitesse potrebbe restituire alla squadra la carica necessaria per affrontare il derby, superando i limiti. 

Gli infortunati 🡅

Il numero di infortunati rispetto alla scorsa stagione è drasticamente sceso. Merito degli allenamenti e di un nuovo staff tecnico che ha lavorato sull’aspetto muscolare. L’unico indisponibile per il derby sarà Spinazzola, ma la partita di domani potrebbe nascondere delle insidie anche perché Mourinho non intenzione di proporre un ampio turnover. 

Il morale 🡇

L’ago della bilancia si sposterà in base al risultato di domani contro il Vitesse. La Roma viene da un pareggio in campionato ed è stata sorpassata dalla Lazio. A questo punto le strade sono due: avvilirsi definitivamente, o scatenare una vigorosa reazione. 

L’arma in più 🡅

La difesa: la Roma ha subito solo 35 gol un tutta la stagione, meno della Lazio che è quota 42. Il ritorno di Smalling e il ritrovato Kumbulla hanno dato nuova vitalità al reparto.

I punti deboli 🡇

L’attacco: l’unico a segnare con continuità è Abraham a quota 20 reti stagionali al primo anno. In totale la Roma ha realizzato 47 reti in Serie A, meno di Atalanta e Lazio, ma anche di Fiorentina, Verona e Sassuolo. È dal 2015 che i giallorossi non segnano così poco in campionato: Mkhitaryan è fermo tre reti, Zaniolo, Shomurodov, Felix ed El Shaarawy a 2. 

Gli uomini simbolo 🡅

Pellegrini giocherà il suo primo derby stagionale, in quello precedente era squalificato. Uno degli uomini più importanti della Roma di Mourinho che è stato messo al centro del progetto con un ricco rinnovo. Lorenzo vuole incidere e farlo nel derby, da romano e romanista, potrebbe avere un gusto ancora più dolce. 

Gli outsider 🡅

Kumbulla ha lottato contro se stesso per dimostrare a Mourinho che non era da gettare. Gli schiaffoni di Bodo sono serviti da lezione e nel giro di un paio di mesi ha fatto cambiare idea al tecnico che ormai lo reputa un titolarissimo. Sarà lui, assieme a Smalling e Mancini, a respingere gli attacchi Immobile e compagni. 

L’ambiente 🡅

Stadio sold-out, 50 mila spettatori di cui 12 mila di fede laziale e 38 mila di fede romanista. Sarà una bolgia, considerando che gli impianti sono ancora al 75%. I tifosi giallorossi hanno perso un po’ di entusiasmo dopo il pareggio di Udine, ma la qualificazione ai quarti di Conference e una vittoria nel derby farebbero risalire l’animo alle stelle.

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