Perugia, con l'Arezzo un derby per rialzare la testa

Seghetti in azione
di Antonello Ferroni
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Domenica 21 Aprile 2024, 09:12

PERUGIA Il derby è sempre il derby, anche quando un po’ annacquato, non solo dalla pioggia, come questo Perugia-Arezzo. Derby dell’Etruria numero sessanta, trentesimo a Perugia, per i grifoni con l’atmosfera un po’ così di un avvicinamento ai playoff e per la matricola amaranto invece la necessità un punto per conquistare la certezza aritmetica degli spareggi.

L’ultima volta, in pochi lo ricordano, è accaduto il lontanissimo 11 maggio 1975. Quel giorno il Perugia era già promosso in A e l’Arezzo aveva bisogno di un punto per salvarsi, i grifoni la spuntarono 3-2 con gol di Scarpa al 90’, apriti cielo. Iniziò una rivalità lunga cinquant’anni e viva ancora oggi – sono molti i perugini attempati a considerare questo il derby per eccellenza e non quello con la Ternana -, ma che al Curi (fischio d’inizio ore 16,30) non si avvertirà se non sul campo. Perché sugli spalti ci saranno solo perugini: ad eccezione di una quindicina, i tifosi aretini rimarranno a casa in segno di protesta per le restrizioni, proprio come gli ultrà biancorossi nel derby di andata.

Per i grifoni si tratta dell’ultimo impegno casalingo della regular season, con il quarto posto ormai acquisito e in teoria l’unico obiettivo di poter diventare la migliore quarta e accedere ai relativi vantaggi-playoff. In realtà c’è Pesaro da vendicare e riscattare. Una prestazione, ancor più di una sconfitta, che ha fatto male a tutti i livelli e che bisogna archiviare in fretta rimettendo in carreggiata una squadra che dal 7 maggio dovrà essere “da playoff”.

Oggi Formisano, che recupera Paz e ha tutti a disposizione, la schiererà nella sua versione più offensiva e col tridente, nella fattispecie Matos e Ricci alle spalle di Vazquez, favorito su Seghetti nel ruolo di prima punta, quindi Paz e Lisi sulle fasce. In difesa tornerà Dell’Orco dal 1’, probabilmente con Mezzoni inizialmente braccetto destro e Vulikic. Lewis dovrebbe essere impiegato part-time. L’alternativa resta il 3-4-3 con Lisi e Ricci ai lati dell’argentino e l’inserimento di Bozzolan quarto a sinistra. Indiani, ex di turno al pari di Chiosa, Gucci e del ds Cutolo, cerca un blitz che sarebbe storico (solo uno in cento anni), rinuncia al solo Masetti infortunato, recupera Pattarello e rilancia il 4-2-3-1 con la possibile alternativa del 4-3-3 con Settembrini per Guccione. E’ al Curi (10 vittorie, 7 pari e un ko) che il Perugia ha spesso rialzato la testa e ottenuto le migliori soddisfazioni. Quella del derby sarebbe grande.

Così in campo al Curi (ore 16,30)

Perugia (3-4-2-1): Adamonis; Mezzoni, Vulikic, Dell’Orco; Paz, Iannoni, Torrasi, Lisi; Ricci, Matos; Vazquez. A disp. Abibi, Angella, Viti, Souare, Lewis, Cancellieri, Bozzolan, Cudrig, Kouan, Bartolomei, Bezziccheri, Agosti, Sylla, Seghetti, Polizzi. All. Formisano

Arezzo (4-2-3-1): Trombini; Donati, Risaliti, Polvani, Coccia; Damiani, Mawuli; Pattarello, Guccione, Gaddini; Gucci. A disp. Ermini, Borra, Renzi, Montini, Chiosa, Lazzarini, Bianchi, Settembrini, Foglia, Castiglia, Catanese, Ekuban, Sebastiani. All. Indiani

Arbitro: Vingo di Pisa

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