Il Perugia prepara un derby d'attacco

Lewis
di Antonello Ferroni
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Sabato 20 Aprile 2024, 08:58
PERUGIA Sarà un derby spettacolare e aperto ad ogni risultato. Queste almeno le indicazioni di una vigilia anomala, considerando che il Perugia ha già raggiunto il quarto posto, potrebbe ambire al massimo ad essere la migliore quarta per sfruttare il vantaggio nel corso dei playoff mentre l’Arezzo deve invece ancora raggiungere l’aritmetica certezza di potersi giocare gli spareggi. Conoscendo Indiani e il suo credo, sempre votato all’offensiva al di là del 4-2-3-1 che raramente vira nel 4-3-3, è lecito attendersi una squadra che giocherà a viso aperto. Dall’altra parte troverà un Perugia che in casa ha sempre dato il meglio (10 vittorie, 7 pari e 1 ko), voglioso di riscatto (Pesaro è una ferita aperta) e determinato ad adottare un atteggiamento più offensivo.
A confortare Formisano in questa decisione ci sono numeri lampanti. Il suo Perugia ha disputato 8 partite partendo con il 3-5-2 (contro Spal, Torres, Entella, Ancona, Gubbio, Pineto, Carrarese e Vis Pesaro) mettendo insieme 10 punti alla media di 1,2 punti a partita. Formisano ha scelto invece il 3-4-1-2, il modulo con un trequartista dietro due attaccanti (anche se poi a volte si trattava di Matos e Ricci e a volte di Kouan, caratteristiche ben diverse) contro Cesena, Pescara, Pontedera, Rimini, Sestri Levante, Fermana e Juventus NG, mettendo insieme 13 punti ad una media più alta (1,8). Ma è con il modulo più offensivo, nella fattispecie il 3-4-2-1 o 3-4-3, che il Perugia ha fatto sinora l’en plein: 3 partite (Lucchese, Recanatese, Olbia), 3 vittorie e 9 punti.
Il coefficiente di difficoltà riferito all’avversario può avere un peso, me è indubitabile che il Perugia nella sua migliore versione è quello che ha affrontato le squadre di turno prendendosi bei rischi ma portando spesso a casa i 3 punti, il Perugia che prima segna e poi gestisce partita e avversario e non viceversa; quello invece meno convincente è il Perugia che talvolta si crogiola sulla propria solidità salvo beccare il golletto e non essere abbastanza reattivo da rifarlo.
Con l’Arezzo largo dunque al 3-4-2-1 o al 3-4-3. La differenza è minima e dipende dalla scelta di un laterale in più sulla linea mediana (Bozzolan o Cancellieri con Lisi avanzato nel tridente) o un trequartista in più (Matos e Ricci dietro una punta tra Vazquez e Seghetti con Lisi quarto a sinistra). La notizia di ieri è che Paz sta meglio, al punto che potrebbe essere convocato per domani e magari giocare, considerata la necessità di mettere minuti nelle gambe in vista dei playoff. Nel caso Mezzoni tornerebbe nel trio difensivo con Vulikic e Dell’Orco, destinato a partire dal 1’. In caso contrario toccherebbe a Lewis fare il braccetto con Mezzoni sulla fascia. Centrocampo, infine, a due con Iannoni e Torrasi. 
Dal canto suo l’Arezzo degli ex Indiani, Gucci e Chiosa, che a Perugia ha vinto una volta in cento anni di storia (17 vittorie biancorosse, 12 pareggi e 1 blitz amaranto, 43 gol del Perugia e 15 dell’Arezzo), sarà probabilmente sostenuto da pochissimi tifosi. E’ di ieri la notizia del respingimento da parte del Tar del ricorso presentato dai tifosi sulla decisione del Gos relativamente alla vendita dei tagliandi per i residenti nella provincia di Arezzo per il solo settore ospiti e solo se tesserati. Al Curi, pur se con mezzi propri, come stabilito dal Gos, a questo punto potrebbe non venirne nessuno.
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