Serie A: "quarantena soft", c'è la soluzione. Spadafora: «Domani si risolve»

Serie A: "quarantena soft", c'è la soluzione. Spadafora: «Domani si risolve»
di Emiliano Bernardini
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Giugno 2020, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 16:28
Il nodo quarantena soft sarà sciolto. Dopo il pasticcio di ieri da Palazzo Chigi arriva la soluzione che metterà definitivamente la parola fine alla questione. Permettendo così alla serie A di riprendere senza intoppi già dal 20 giugno. Il retroscena racconta di un Ministro della Salute, Speranza infastidito, nonostante il chiarimento con il Ministro dello Sport, Spadafora, dell'interferenza. La quarantena soft, studiata con i medici, non interferiva con quella vigente.  “Uscire solo per le partite” non è in contrasto con la quarantena.  O meglio con il decreto legge del 16 maggio, e attualmente in vigore. 

ECCO LA SOLUZIONE
Inizialmente si voleva portare la questione addirittura in Consiglio dei Ministri. Si è optato per una via più semplice. A breve verrà presentata un'ordinanza che garantirà al calcio di poter usare la nuova quarantena. 

LA CONFERMA
La conferma arriva dalle parole del Ministro Spadafora«Da quando ieri pomeriggio ho letto il verbale del Cts, che mette nero su bianco quanto la proposta Figc sia valida dal punto di vista medico-scientifico ma non compatibile col Decreto Legge del 16 maggio, sto lavorando, con il ministro Speranza, per superare il problema normativo che è emerso, e che di certo non ho creato io».
Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, annuncia la soluzione della questione quarantena per le squadre di calcio. «I miei uffici - spiega -, in contatto con quelli del Ministero della Salute, hanno vagliato tutte le ipotesi per cercare quella più veloce ed efficace, e speriamo di chiudere con un atto amministrativo già domani».


COME FUNZIONA?
Come funziona la nuova quarantena? Il positivo verrà isolato. Il gruppo squadra si chiuderà in ritiro, un po’ come accade già ora per gli allenamenti, ma con una differenza sostanziale: potrà comunque giocare le partite di campionato. Dovrà essere negativizzato. Cosa vuol dire? Staff e calciatori la mattina della partita dovranno effettuare un test rapido (risultati in 4 ore) in modo tale da avere la certezza che a scendere in campo siano solo i giocatori “sani”. Chi non risulterà negativo, ovviamente, non potrà nemmeno andare allo stadio. Resta comunque anche l’osservanza dell’attuale protocollo che prevede due tamponi ogni 4 giorni e i test sierologici ogni 2 settimane. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA