Dopo la partita con il Benevento, il grido di allarme: «Sono stanco». Dopo il Milan, il malessere fisico. La mancanza di fiato, l’esigenza, l’obbligo di saltare la consueta conferenza stampa e scappare a casa. Stop. Fine dell’avventura. Cesare Prandelli non ne può più, molla. E’ depresso, stressato. Purtroppo non è l’unico, ma l’ultimo: Sacchi soffriva le pressioni e lasciò il Parma, ultimamente il caso Ilicic, distrutto dalla situazione Covid. Quando la testa dice basta, non risponde più, si scappa, si pensa a se stessi. Con coraggio. Cesare non dice stop alla Fiorentina, ma al calcio, al campo. Sta male. Colpito da un esaurimento. C’è la vita ora.
Prandelli, stress e malessere: così è nato l'addio alla Fiorentina
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Prandelli si dimette per se stesso, dopo che anni fa, nel 2004, aveva lasciato la Roma dopo nemmeno due mesi - per stare vicino alla moglie Manuela (e lo spogliatoio di quella Roma non gli consentiva certo la doppia fatica...), che poi sarebbe morta tre anni dopo. Cesare ha chiamato i dirigenti della Viola, il presidente. Anche Ribery ha provato a convincerlo, nulla da fare. Chi lo ha sentito dopo la decisione, ha avvertito da parte sua un senso di sollievo, come se si fosse tolto un peso. Prandelli non è un uomo qualunque, nel calcio ha recitato un ruolo centrale, anche con qualche errore, vedi la troppa fiducia a oltranza a Balotelli (che lo ha “tradito” al Mondiale del Brasile nel 2014) , vedi il fallimentare “codice etico” azzurro, rispettato solo a singhiozzo: ha giocato e vinto con la Juve, ha creato il miracolo Parma, molto bene con la Fiorentina di Toni e Mutu e come ct della Nazionale in un percorso doppio, ottimo all’Europeo in Polonia e Ucraina, male al Mondiale in Brasile. Dimissisoni, anche li. Ma senza questo stress angosciante.
LO SFOGO
Da quel giorno, non è stato più lui come allenatore: molti i fallimenti, anche nel Viola bis, a Firenze, nella sua città. «Sono consapevole che la mia carriera di allenatore possa finire qui, ma non ho rimpianti», è scritto in un passo della lettera con cui ieri ha lasciato la Fiorentina.