Procede ancora a rilento la corsa Champions della Lazio. L'unica cura permessa all'ennesima sconfitta dell'ultimo periodo sarebbe stata una vittoria, ma contro il Lecce arriva solo un pareggio. Apre i conti Immobile, Oudin (come all'andata) ribalta tutto, e nel finale il colpo di testa di Milinkovic ristabilisce la parità. Un 2-2 che sicuramente evita un brutto ko da digerire, ma che certifica il momento di flessione della squadra di Sarri. Occasione sprecata invece per il Lecce di Baroni, che comunque guadagna un buon punto per la lotta salvezza.
Immobile torna al gol in casa e sblocca la partita. Oudin pareggia
La gara si apre con la corsa di Milinkovic verso la curva che gli dedica uno striscione: «La Nord è con te», e lui la ringrazia avvicinandosi prima del fischio d’inizio. La Lazio cerca subito di imporre il proprio ritmo, soprattutto sull’out di destra. Il Lecce attende ordinato nella propria metà campo, ma al 7’ è anche la prima squadra a tirare col mancino di Oudin da fuori. La gara sembra bloccata, ma al 20’ si infiamma. Maresca non vede un fallo netto dell’ammonito Banda su Lazzari e poco dopo concede un rigore al Lecce per un ingenuo sgambetto di Hysaj su Blin. Il Var conferma, ma Strefezza spreca tutto calciando fuori. La Lazio sembra comunque bloccata, serve un colpo di genio e, guarda caso, lo trova Luis Alberto. Palla filtrante perfetta per Immobile che beffa Baschirotto, batte Falcone e torna a esultare in casa in campionato dopo otto mesi. I biancocelesti si sbloccano e nel finale sfiorano anche il raddoppio, ma Falcone si supera sul tiro ravvicinato di Milinkovic. Il Lecce invece ha un sussulto di orgoglio e prima del duplice fischio pareggia con Oudin, al primo gol in Serie A e con i salentini.