Lazio, Milinkovic corre verso l'Atalanta e un futuro d'oro

Lazio, Milinkovic corre verso l'Atalanta e un futuro d'oro
di Alberto Abbate
3 Minuti di Lettura
Martedì 9 Giugno 2020, 09:30
Gira il ginocchio destro e si rimette in piedi. Il Sergente è sull’attenti. E’ pronto a rientrare, Milinkovic, lo hanno dovuto legare per farlo stare fermo in questi giorni. Aveva preso una botta mercoledì, il giorno dopo voleva già indossare gli scarpini. Lo staff medico gli ha ordinato riposo e cure fisioterapiche per scongiurare conseguenze peggiori. C’era una lieve distorsione, ma è già rientrata. Ieri il serbo ha svolto alcuni esercizi specifici, i dottori devono decidere se farlo tornare in campo oggi o domani. Non ci pensa proprio a saltare il primo degli impegni. Nessuno contro l’Atalanta può essere decisivo come lui. E’ la sua vittima preferita, la Dea, da quando è a Roma e ha indossato subito i panni biancocolesti: in sette partite, quattro reti che hanno portato due vittorie e un pari. Indimenticabile un anno fa il gol in finale di Coppa Italia proprio contro gli orobici, ora il 24 giugno vuole ripetersi. Così nelle prossime ore metterà lo sprint e tanta benzina nei muscoli. E’ un gigante dai piedi buoni, Milinkovic ha risentito più di ogni compagno dello stop prolungato di oltre 60 giorni. Era normale che dimagrisse e poi faticasse più degli altri. Non si può però prescindere dalla forma di Sergej, fondamentale a centrocampo, sotto porta e nei duelli aerei. Per questo Inzaghi spera di riportarlo immediatamente ai suoi livelli.

LA SCELTA DI TARE
A giugno scorso sembrava essere arrivati ai titoli di coda. Aveva trovato l’accordo con la Juve. La Lazio non voleva cederlo ai bianconeri, ma a chiunque avesse portato almeno 80 milioni. Sergej sognava il salto, ma alla fine è rimasto senza fare i capricci. Così la società lo ha premiato con un adeguamento (oltre tre milioni). E’ la mossa è stata quella giusta, anche per la felicità d’Inzaghi, che al suo posto avrebbe dovuto ritrovarsi il turco Yazici, finito poi al Lille con scarsi risultati. Adesso è ripartita la caccia di Tare al nuovo Milinkovic, perché con lui oggi non si può essere sicuri: «Noi vogliamo assecondare i suoi desideri – le parole del diesse – ma, se non ci saranno offerte che andranno bene a lui e a noi, rimarrà volentieri e saremmo felici». C’è il Psg in pressing: dipende tutto dalla famosa quota 100 milioni, che Lotito pretende a tutti i costi. Secondo il Cies Milinkovic è fra i top 20 della Serie A più costosi. Eppure, in questa graduatoria, è soltanto al dodicesimo posto a quota 49 milioni. Comunque primo biancoceleste davanti a Immobile e agli altri suoi compagni. E’ pure tra i 25 giocatori più giovani del nostro campionato ad aver accumulato 150 apparizioni. Un traguardo raggiunto a 25 anni e 2 giorni. Mancano altre 12 partite per accumulare altri gettoni. Sergej a Roma (ha comprato diverse case, un suo business) ha messo radici, ama la Lazio, ma il suo futuro non ha questi colori così nitidi. Se salutasse con lo scudetto, sarebbero comunque applausi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA