Lazio ai piedi di Kamada e Guendouzi, i due nuovi acquisti stanno riuscendo a far dimenticare Milinkovic

Il giapponese si è sbloccato con il gol-vittoria al Maradona, l’ex Marsiglia è subentrato e ha avuto un impatto decisivo

Lazio ai piedi di Kamada e Guendouzi, i due nuovi acquisti stanno riuscendo a far dimenticare Milinkovic
di Alberto Abbate
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Lunedì 4 Settembre 2023, 08:35 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 09:07

ROMA Due sono meglio di uno: Guendouzi e Kamada, maxi acquisti per far dimenticare Sergio. Se il buongiorno si vede dal Vesuvio, non ci vorrà troppo tempo. Anzi, c'è già un'esplosione d'amore a centrocampo. I laziali sono pazzi di Matteo, dopo appena 25' con la maglia della Lazio. Merci, garcon. Faccia d'angelo, impatto da diavolo, anzi da predestinato. Sarri di solito tergiversa un po' a lanciare i nuovi, Guendouzi è un'altra eccezione al suo regolamento. Perché, dopo appena due allenamenti a Formello, il tecnico aveva fissato il suo sguardo e meditava addirittura di schierarlo dall'inizio. Esordio invece in corsa, ma decisivo, da standing ovation. Con assist e gol, e con quel grido spezzato dall'arbitro Colombo, che a fine match avrebbe pure ammesso lo sbaglio sul secondo gioiello cancellato. Fosse stato davvero ribelle come Gascoigne con quel numero otto, il francese avrebbe dovuto combinare un pandemonio. Invece, resta un sorriso immenso, la personalità da leader, la falcata di un diamante purissimo.

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Piedi più educati del previsto (il 75% di precisione sui passaggi), il senso della posizione, un gran fisico e questo primo commento: «First game, first win.

Forza Lazio». Un acchiappo clamoroso, questo 24enne, scapigliatissimo. Sembra aver giocato per mesi con questa Lazio, invece è sbarcato solo pochi giorni fa a Ciampino. Dai tempi del navigato Leiva non si ammirava un rinforzo entrare così, e fare questo botto. Guendouzi occupa già il tempo e lo spazio, rimpicciolisce il campo, dona ossigeno ed equilibrio. È il colpo perfetto per riconquistare quella Champions a cui sono subordinati gran parte dei 5 milioni di bonus, allegati ai 12 dell'obbligo di riscatto dal Marsiglia, a cui è andato già un milione di prestito oneroso. Il 10% sulla futura rivendita può pure lievitare all'infinito.

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LA CRESCITA

Aveva ragione Sarri a volerlo a ogni costo, era il tassello mancante lì in mezzo. Ma non vorremmo essere nei suoi panni, adesso. Come tenere fuori questo Guendouzi contro la Juve a Torino? Maurizio ha fatto i complimenti a tutti sabato nello spogliatoio per il trionfo, ma anche per averci creduto contro tutti e tutto, nell'intensa settimana di lavoro a Formello. Per questo ha concesso alla squadra due giorni di riposo come premio. In questa sosta il tecnico lavorerà con Matteo, mentre Kamada sarà impegnato con la Nazionale (come altri 8 laziali) oltre oceano. Davvero un peccato, perché anche al giapponese va più di una menzione di merito. Il suo movimento comincia ad essere più fluido e pulito. E c'è la prima rivincita in quel sinistro chirurgico, alla Nedved, in equilibrio precario. Dieci gol in carriera col piede mancino, 21 di destro. Insomma, non avete ancora visto il vero Daichi, questo è solo un assaggio. Anche se l'ex Eintracht non ruberà mai l'occhio, è intelligente con e senza palla, ha velocità di pensiero. Ed è sincero: «Sono veramente felice di aver segnato e di aver aiutato la squadra. Ho solo bisogno di risultati personali, di gol o assist. Giocare nella posizione di Milinkovic mi mette pressione, quindi è importante essermi sbloccato». Sciolto insieme ai primi dubbi sul mercato estivo, razionale e logico. Il caldo aveva dato alla testa nelle prime due giornate di campionato. Agosto è bugiardo e c'è un'altra verità rilanciata sui social dalla Lazio: «Siamo stati qui al Maradona (di nuovo)». Tutti con la pizza, senza Milikovic sul muretto fuori dallo stadio. Due nuove facce al suo posto, stesso risultato. Scurdammoce o passato.
 

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