Lazio, Kamada: «Sono qui per Sarri, puntiamo in alto. Milinkovic? Siamo diversi»

Il giapponese ha parlato della sua nuova esperienza in biancoceleste

Lazio, Kamada: «Sono qui per Sarri, puntiamo in alto. Milinkovic? Siamo diversi»
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Lunedì 21 Agosto 2023, 20:04 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 09:03

La partita contro il Lecce non è stato l'esordio che sognava Daichi Kamada, ma i presupposti per una grande stagione ci sono tutti: «Non so quanti gol segnerò, ma mi sono fissato un obiettivo», ha rivelato alla rivista giapponese Number Bushun. «Una cosa è certa, la squadra punta in alto. La Lazio è arrivata quinta al primo anno di Sarri, l'anno scorso è arrivata seconda. Spero di vincere qualche titolo qui».

Il centrocampista è arrivato a parametro zero dall'Eintracht Francoforte per raccogliere un'eredità pesante, quella di Milinkovic-Savic: «Conoscevo Sergej come uno dei giocatori top della Serie A e quando ho guardato le partite della Lazio mi sono reso conto di quanto fosse speciale, importante per la squadra.

Sono rimasto colpito dai suoi movimenti. Ovviamente abbiamo stili di gioco diversi e credo che lui sia superiore a me fisicamente, per questo sento che mentre svolgo la parte tattica richiesta dalla squadra, devo tirare fuori i miei punti di forza e sono fiducioso che riuscirò a segnare un buon numero di gol».

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Kamada ha poi ripercorso la trattativa che lo ha portato alla Lazio: «In estate ho ricevuto un'offerta dai biancocelesti, che già mi avevano mostrato interesse in passato. Quando ho parlato con loro ho percepito sincerità, ma decisivo nella mia scelta è stato Maurizio Sarri, un tattico vero. Gioca un calcio aggressivo e preciso, sarà un bene per me e potrò crescere come giocatore. Voglio giocare per lui! Poi ho deciso anche per altri fattori, compresi i termini di contratto».

 

A colpire Daichi è stato anche lo stile di gioco espresso dalla Lazio: «Da quando sono diventato professionista a Tosu, nessuna squadra ha dominato così tanto il pallone. Anche quando ero a Francoforte, dicevo: "Voglio giocare da interno nel 4-3-3". Ho avuto opportunità di giocare in tanti ruoli e in molti moduli, ma ora sono finalmente in grado di giocare all'interno della metà campo in uno stile di gioco offensivo». Fondamentale per Sarri è anche la fase difensiva: «Il mister dà l'immagine di un allenatore aggressivo e che gioca un bel calcio, ma in realtà la cosa più importante per lui è la difesa. Anche quando non abbiamo il pallone ho una posizione fissa da rispettare sempre per aiutare la squadra».

L'ambientamento a Roma procede bene: «Non so ancora l'italiano, ma lo sto studiando da solo. Il mio trasferimento alla Lazio è arrivato più tardi di quanto immaginavo, quindi per ora sto cercando di fare il meglio che posso. A Francoforte ho imparato molto, ma ora che sono in un nuovo paese con una nuova filosofia di calcio e mi sento come se stessi imparando cose nuove partendo da zero».

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