Terza sconfitta consecutiva della Juventus che abbandona ogni speranza di Champions, affondata dalla zuccata vincente di Giroud. Champions matematica per i rossoneri, e Juventus Milan è tutta qui, perché c’è poco altro da raccontare. Rischia di essere l’ultima allo Stadium per Rabiot, Di Maria, Paredes e non solo, che chiudono tra i fischi dei tifosi, mentre alla Juve manca l’anima e una reazione, nel secondo tempo l’unica occasione per il pareggio arriva a tempo scaduto con Danilo stoppato da Kalulu: troppo poco per meritarsi l’Europa che conta. Allegri ci prova con il tridente Di Maria, Kean e Chiesa, l’argentino stecca clamorosamente mentre Kean ci prova ma gli manca il killer instinct. Pioli rilancia Messias alle spalle di Giroud insieme a Brahim Diaz e Leao ancora lontano dalla condizione ottimale. Prima del fischio d’inizio di Mariani Calvo fa gli onori di casa con Maldini e Massara, in tribuna l’infortunato Vlahovic e l’ex Antonio Conte, probabilmente nessuno dei due si è divertito più di tanto.
Perché è una gara poco entusiasmante, con ritmi blandi da amichevole di mezza estate, il Milan gioca con il +5 in classifica e la Juve ha perso per strada il furore, scarica a livello fisico e mentale dopo il -10 in classifica.
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