Roma, Friedkin a Budapest per la riunione dell’Eca. Business, sponsor e rapporti: così cresce il brand

Il presidente ci ha tenuto anche a dare anche un tocco di giallorosso posando con la maglia della Roma nella foto di gruppo

Dan Friedkin a Budapest per la riunione dell’Eca. Business, sponsor e rapporti: così cresce il brand
di Gianluca Lengua
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Martedì 28 Marzo 2023, 11:06 - Ultimo aggiornamento: 11:09

È partito da Los Angeles, ha attraversato mezzo mondo ed è arrivato Budapest per partecipare alla due giorni di assemblea generale dell’Eca (27-28 marzo). D’altronde Dan Friedkin non poteva fare diversamente essendo membro del comitato esecutivo. Ci ha tenuto anche a dare anche un tocco di giallorosso posando con la maglia della Roma nella foto di gruppo. Durante la riunione il presidente della Fifa, Gianni Infantino, e il presidente della European Club Association, Nasser Al-Khelaifi, hanno firmato il rinnovo del Memorandum of Understanding che prevede un rinnovato impegno da parte dei club ad aderire al calendario internazionale delle partite, approvato all'unanimità dalla Fifa il 14 marzo, fino al 2030, e l'Eca ha confermato il proprio sostegno alla nuova Coppa del Mondo per Club a partire dal 2025, con la partecipazione di 12 club europei, una partita annuale tra la vincitrice della Champions e quella di uno spareggio intercontinentale, e un mondiale per club femminile ancora da creare.

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Dani Friedkin e l'amicizia con Al-Khelaifi

Dan Friedkin continua a tessere rapporti con i presidenti dei club più importanti al mondo, uno su tutti Al-Khelaifi presidente del Psg e suo amico che lo ha ospitato assieme al figlio Ryan in occasione dei Mondiali in Qatar. Ogni occasione è valida per espandere il business giallorosso, entrare in contatto con sponsor e favorire i rapporti con altre proprietà calcistiche. Nella Capitale, però, preferisce restare dietro le quinte, non parlare pubblicamente della sua Roma e tenere a debita distanza tutti i dipendenti. Mourinho compreso, che anche pubblicamente ha manifestato l’esigenza di incontrarlo per parlare di futuro: «Vogliono parlare con me a giugno, perché finisce a giugno il campionato? Sinceramente mi sembra un po' tardi».

 

Vorrebbe sapere quali sono i programmi estivi sul mercato, cosa succederà senza l’ingresso in Champions, quale sarà la disponibilità economica tenendo conto del settlement agreement firmato con la Uefa e, chissà, anche chiedere un rinnovo del contratto.

Dan Friedkin, però, è certo che José rispetterà l’accordo stipulato nel 2021 che ha come scadenza giugno 2024, ma il mancato ingresso in Champions in questa stagione potrebbe cambiare gli scenari. A dicembre lo Special One ha detto no alla nazionale portoghese, ma se dovessero farsi sotto dalla Premier o dal Psg sarebbe più complicato declinare. La proprietà è anche attivissima sul fronte stadio che sorgerà a Pietralata e che dovrebbe incassare l’interesse pubblico della giunta già ad aprile. Avere l’impianto di proprietà è uno step determinante per la crescita del club, sia sportiva sia finanziaria. L’iter, però, deve andare di pari passo con i risultati in campo perché la vittoria della Conference League dello scorso anno non basta più. Adesso l’obiettivo principale è il ritorno in Champions che garantirebbe entrate per circa 50 milioni (solo la qualificazione) e un mercato certamente più florido. E chissà, anche la permanenza di Mourinho a cui Tiago Pinto potrà garantire una rosa più completa rispetto a quella attuale.

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