Si sa: tutte le strade portano a Roma. In questo periodo, poi, con bocconcini prelibati come certi allenatori che vivono qui, e in una fase della stagione in cui si deve completare il risiko delle panchine internazionali, si ravviva l'interesse per l'Urbe. Fino a una decina di giorni fa, come spesso gli capita negli ultimi mesi, era a Roma, alloggiato nel solito hotel su piazza del Popolo, Nasser Al-Khelaïfi, il presidente qatariota del Paris St Germain. Ufficialmente per gli impegni legati alla sua attività di presidente del circuito di Premier Padel, ma è noto che il Psg è anche alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, attestate le enormi difficoltà di Christophe Galtier nel gestire lo spogliatoio dei parigini e le bizze dei suoi campioni (in alcuni casi presunti tali). L'idea primigenia, Zinedine Zidane, sembra impraticabile per intricate ragioni legate alla provenienza di Zizou: pare proprio che quelli di Marsiglia, cioè dov'è nato, non lo farebbero vivere tranquillo se accettasse la panchina degli odiati parigini. Ma il Psg ha bisogno di un tecnico di grande spessore.
A Roma, infatti, dimora José Mourinho, che è da tempo un obiettivo del club francese, anche grazie ai buoni uffici del ds portoghese Campos.
Dove può andare Antonio Conte
Come per Antonio Conte, il cui rientro in Italia dopo la rescissione col Tottenham fa rumore, e crea scompiglio. Mentre agli Spurs potrebbe subentrargli Nagelsmann, appena giubilato dal Bayern, qualcuno in Italia dovrà fargli posto, e si sa già che il tecnico non chiederà stipendi all'altezza di quelli della Premier (altrimenti sarebbe rimasto in Inghilterra), ma accetterà offerte per forza di cose più basse, visto che è in un momento di riflessione sulle cose della vita. Premesso che un suo ritorno sulla panchina dell'Italia può non essere affatto un'ipotesi peregrina , la Juve sarebbe il suo approdo più naturale (se c'è un tecnico che incarna la juventinità alla perfezione, è lui), ma di recente la posizione di Allegri si è assai rinsaldata. Per Conte allora si aprirebbe la strada del Milan, mentre per molti versi il suo sarebbe il nome perfetto per la Roma del dopo-Mourinho, nel segno di una continuità (tattica e filosofica) che avrebbe un senso. Chi invece salperà per lidi esotici è l'ineffabile Carlo Ancelotti (e il Real Madrid si affiderà a Raul o a Pochettino): in Brasile lo aspettano a braccia aperte come ct, anche se lo vorrebbero pure i canadesi, che si preparano al Mondiale in casa (e lui ha moglie canadese). Ma Rio è una tentazione troppo irresistibile, per l'eroe di tutti i mondi del calcio.
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