Mourinho piace al Psg (che pensa anche a Mancini). Juve o Milan per Conte, Ancelotti in Brasile

Un'estate di ribaltoni per gli allenatori

Mourinho piace al Psg (che pensa anche a Mancini). Juve o Milan per Conte
di Andrea Sorrentino
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Martedì 28 Marzo 2023, 09:56 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 14:35

Si sa: tutte le strade portano a Roma. In questo periodo, poi, con bocconcini prelibati come certi allenatori che vivono qui, e in una fase della stagione in cui si deve completare il risiko delle panchine internazionali, si ravviva l'interesse per l'Urbe. Fino a una decina di giorni fa, come spesso gli capita negli ultimi mesi, era a Roma, alloggiato nel solito hotel su piazza del Popolo, Nasser Al-Khelaïfi, il presidente qatariota del Paris St Germain. Ufficialmente per gli impegni legati alla sua attività di presidente del circuito di Premier Padel, ma è noto che il Psg è anche alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, attestate le enormi difficoltà di Christophe Galtier nel gestire lo spogliatoio dei parigini e le bizze dei suoi campioni (in alcuni casi presunti tali). L'idea primigenia, Zinedine Zidane, sembra impraticabile per intricate ragioni legate alla provenienza di Zizou: pare proprio che quelli di Marsiglia, cioè dov'è nato, non lo farebbero vivere tranquillo se accettasse la panchina degli odiati parigini. Ma il Psg ha bisogno di un tecnico di grande spessore.

A Roma, infatti, dimora José Mourinho, che è da tempo un obiettivo del club francese, anche grazie ai buoni uffici del ds portoghese Campos.

Pro: José può dare un valore aggiunto nel carisma, nella gestione e nella capacità di giocare le gare a eliminazione diretta in Champions (vecchio tallone d'Achille del Psg); tra i contro, un gioco poco offensivo e piuttosto controllato. Ma l'ultima idea di Al-Khelaïfi, magari spuntata proprio nell'ultimo soggiorno romano, è il ct della Nazionale Roberto Mancini, che ha il profilo giusto anche lui: abituato a grandi panchine e a gestire campioni, a giocare d'attacco come deve fare il Psg, senza contare che conosce bene Verratti, il più anziano dello spogliatoio, e Donnarumma. Che ci siano già stati incontri, o abboccamenti con Mourinho e Mancini, potremmo dirvelo, e ovviamente arriverebbero smentite, perché in questa fase della stagione è tutto in divenire. Ma le idee Mourinho e Mancini sono di sicuro nel dossier di Al-Khelaïfi. Certo, c'è il piccolo particolare che entrambi i tecnici sono sotto contratto con la Roma e con l'Italia, ma a parte il fatto che entrambi vivono una fase complessa delle loro avventure e stanno anche meditando cambiamenti (Mancini è uscito delusissimo dalle ultime due partite azzurre, soprattutto quella di Malta), nella prossima estate i ribaltoni sono assicurati, c'è speranza di gloria per tanti.

Dove può andare Antonio Conte

Come per Antonio Conte, il cui rientro in Italia dopo la rescissione col Tottenham fa rumore, e crea scompiglio. Mentre agli Spurs potrebbe subentrargli Nagelsmann, appena giubilato dal Bayern, qualcuno in Italia dovrà fargli posto, e si sa già che il tecnico non chiederà stipendi all'altezza di quelli della Premier (altrimenti sarebbe rimasto in Inghilterra), ma accetterà offerte per forza di cose più basse, visto che è in un momento di riflessione sulle cose della vita. Premesso che un suo ritorno sulla panchina dell'Italia può non essere affatto un'ipotesi peregrina , la Juve sarebbe il suo approdo più naturale (se c'è un tecnico che incarna la juventinità alla perfezione, è lui), ma di recente la posizione di Allegri si è assai rinsaldata. Per Conte allora si aprirebbe la strada del Milan, mentre per molti versi il suo sarebbe il nome perfetto per la Roma del dopo-Mourinho, nel segno di una continuità (tattica e filosofica) che avrebbe un senso. Chi invece salperà per lidi esotici è l'ineffabile Carlo Ancelotti (e il Real Madrid si affiderà a Raul o a Pochettino): in Brasile lo aspettano a braccia aperte come ct, anche se lo vorrebbero pure i canadesi, che si preparano al Mondiale in casa (e lui ha moglie canadese). Ma Rio è una tentazione troppo irresistibile, per l'eroe di tutti i mondi del calcio.
 

 

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