Coppa Italia, la comunità ebraica romana: «Cori razzisti? Sbagliato minimizzare»

Coppa Italia, Dureghello: «Cori razzisti? Sbagliato minimizzare»
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Domenica 13 Gennaio 2019, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 11:08

«Non si può minimizzare e far finta di nulla per il timore di dare visibilità a certi personaggi.Non si può lasciare lo sport in mano a chi a ogni partita fa cori razzisti e antisemiti». Lo ha scritto oggi su Twitter il presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello dopo i cori di ieri dalla curva nord laziale durante la sfida di Coppa Italia contro il Novara. «Io - ha detto ancora - la penso come Carlo Ancelotti: serve una risposta culturale e sociale».

Proprio sabato Carlo Ancelotti, il tecnico dei partenopei, alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro il Sassuolo aveva detto: «I cori razzisti? Sembra sia un problema del Napoli ma in realtà è un problema del calcio italiano. Il Napoli ha vissuto questo momento legato alla partita di San Siro che non è stato un momento goliardico perché in quella serata c'è stato veramente poco da ridere». Tornando così sulla vicenda dei 'buù razzisti nei confronti di Koulibaly in occasione di Inter-Napoli.

«Non abbiamo alcuna pretesa di decidere noi cosa fare perché non c'è la necessità: c'è un protocollo, che secondo noi non è stato rispettato nella partita con l'Inter, e vogliamo che sia rispettato come dicono tanti organismi più grandi di noi», aveva proseguito Ancelotti nel suo ragionamento. «Probabilmente questo protocollo non è ancora chiaro, tant'è che a quanto mi risulta la Federazione sta tentando di semplificarlo per capire a chi spetta la decisione di interrompere temporaneamente la partita, perché non abbiamo mai parlato di sospensione, abbiamo chiesto come dice il protocollo una interruzione temporanea delle partite -sottolineava il tecnico emiliano-. Sembra sia un problema del Napoli: è un problema sociale e culturale italiano».

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