È Matri l'uomo del gol. La Lazio si affida a lui per risolvere la sterilità offensiva e risollevarsi in campionato

È Matri l'uomo del gol. La Lazio si affida a lui per risolvere la sterilità offensiva e risollevarsi in campionato
di Daniele Magliocchetti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Settembre 2015, 06:16 - Ultimo aggiornamento: 15:17
Matri sulla scia di Floccari, Zarate e Signori. L'ariete della Lazio sogna di esordire con un gol così come è capitato ai suoi illustri predecessori. Il neo biancoceleste ha lavorato sodo sul campo e prepara un debutto coi fiocchi. E' l'uomo nuovo, l'ultimo arrivato. Il più in forma, probabilmente il più atteso. E' il centravanti che Pioli ha inseguito ed aspettato nel countdown del mercato, adesso lo può gettare nella mischia e sfruttare al massimo le sue potenzialità. Lui, nonostante l'esperienza, è un po' emozionato, ma allo stesso tempo desideroso di dare una mano ed risultare subito decisivo. E la tripletta realizzata ieri nell'amichevole con gli allievi nazionali ne è la dimostrazione.
ASTINENZA E PERDONO
Il periodo della sosta gli è servito per ambientarsi e sentirsi sempre più a suo agio, all'interno dello spogliatoio, ma anche in campo, dove ha potuto affinare il feeling con Keita, ad esempio. Naturalmente conosce tutti i nuovi compagni, avendoli affrontati sul terreno di gioco per anni, anche se con qualcuno si conosceva molto bene, vedi Stefano Mauri. Entrambi hanno una fortissima amicizia in comune, Cristian Brocchi, ex gladiatore laziale. E' stato proprio l'ex mediano a dargli qualche consiglio e ad incoraggiarlo ad occhi chiusi ad accettare la proposta di Lotito. Ora Matri, in certo senso, vuol ripagare la fiducia e, sotto sotto, farsi perdonare per quel gol che ha regalato a maggio la coppa Italia alla Juventus. Quello, infatti, è stato l'ultimo sigillo dell'attaccante. Da quel giorno, anche se mancava poco al termine della stagione, non ha segnato nemmeno una rete. Non solo. Alessandro, che in serie A ha realizzato 74 reti con tante squadre, non segna da tanto tempo, precisamente da gennaio di quest'anno, quando ancora era al Genoa. Occasione migliore, quindi, non ci poteva essere.
BOA CENTRALE
Pioli sta seriamente pensando di ridisegnare la Lazio e fare del neo-centravanti il punto di riferimento. Il tecnico, dopo diverse valutazioni, appare orientato a schierare la squadra con il 4-2-3-1. Matri sarebbe l'unica punta in avanti e dietro, riguardo a qualità, avrebbe l'imbarazzo della scelta. Candreva, Felipe Anderson, Mauri, Morrison e Keita sono in lizza per tre maglie da titolare, con l'esterno della nazionale e il brianzolo in leggero vantaggio sugli altri. L'ex milanista avrà il compito di fare l'attaccante, ma anche di sacrificarsi tanto per la squadra. E' un lavoro a cui è abituato e che di solito faceva anche nella Juve di Allegri. In questi giorni a Formello ha parlato parecchio con l'allenatore e sul campo sono state provate diverse soluzioni, alcune anche ieri nel test in famiglia con gli allievi nazionali, tripletta a parte.
TENTAZIONE RAVEL
Non c'è solo il centravanti. Pioli vuole cambiare e, sfruttando il nuovo assetto che ha in mente, oltre a Milinkovic-Savic in ballottaggio con Cataldi, potrebbe proporre dal primo minuto anche Ravel Morrison. E' solo un'ipotesi, ma c'è da dire che all'allenatore il centrocampista inglese piace da matti e non vede l'ora di poterlo lanciare in modo definitivo. Il tecnico ci sta lavorando, un po' come ha fatto l'anno scorso con Felipe Anderson ed è fiducioso che i risultati siano gli stessi.