Stavolta Mou non deve prendersela con nessuno, con i suoi calciatori e nemmeno con l’arbitro, che ha chiamato in causa già alla vigilia del match e per questo si è beccato un’indagine della procura federale. Stavolta la sua Roma fa quel che una squadra ambiziosa deve fare, vincere sul campo di una “media” della classifica, il Sassuolo. La Roma lo ha fatto, con non poca fatica. E con un colpo scavalca la Fiorentina, che domenica sarà ospitata all’Olimpico, e resta in agguato per la quarta piazza, con il Napoli che invece arriverà a Roma il 23 di questo mese.
Sassuolo-Roma, la partita
La formazione di Mourinho ha giocato meglio rispetto alle precedenti apparizioni esterne, sie con gli undici di partenza, sia con quelli entrati dopo, al contrario di quanto accaduto a Ginevra con il Servette, ed ecco perché Mou stavolta deve applaudire i suoi giocatori: meglio per possesso, per occasioni e per carattere.
La ripresa
Nella ripresa, Mou azzecca i cambi e chi entra sarà decisivo. L’aiuto arriva anche dal Sassuolo, che perde Boloca, espulso per un brutto fallo su Paredes. In dieci, la squadra di Dionisi decide di difendersi e sfruttare il contropiede, che la Roma concede solo in rare occasioni. Entrano Azmoun, Pellegrini e Krsitensen, quest’ultimo si procura il rigore (fallo di Erlic) del pari di Dybala e segna la rete del ribaltone. Azmoun spesso ispira Lukaku e crea fastidi alla difesa del Sassuolo, che nel finale tenta qualche mischia, senza creare occasioni clamorose. A Dionisi, dopo il colpaccio con la Juve e quello con l’Inter, non riesce il tris. Stavolta vince Mou, ed è una vittoria che pesa.