Senza dubbio Kittel è l'uomo più veloce al mondo e nulla possono fare i suoi avversari, ai quali, rimane solo la possibilità di conquistare il secondo posto. Marcellino, così come viene chiamato dal suo direttore sportivo Davide Bramati, è il tedesco più vittorioso nella storia della Grande Boucle, e nonostante sia arrivato a cinque successi in questa edizione, continua ad emozionarsi dopo il traguardo, dichiarando che ogni vittoria è unica e irripetibile. Kittel che attualmente corre per la belga Quick Step Floors, il prossimo anno potrebbe correre con i colori della Katusha Alpecin.
In corsa ancora brutte cadute, con Dario Cataldo uomo prezioso di Aru, costretto al ritiro per una frattura al polso. Mentre Alberto Contador è finito a terra senza conseguenze a 22 chilometri dal finale e che, ancora una volta, sta dimostrando di non essere tra i migliori di questo Tour. La corsa è stata animata dalla fuga di giornata lanciata da Marco Marcato della UAE Abu Dhabi, Maciej Bodnar della Bora Hansgrohe e Frederick Backaert della Wanty-Groupe Gobert. Bodnar è stato il corridore che ha lottato più di tutti rimanendo in fuga fino a 300 metri dal traguardo. Domani sarà la volta del tipico tappone pirenaico con 214 chilometri da Pau a Peyragudes. Le ruote veloci riposeranno per due giorni e la guerra sarà tra gli uomini di classifica. Aru e Froome combatteranno ad armi pari perché le loro squadre ora, sono composte da 8 corridori. Otto saranno anche gli uomini Movistar con Nairo Quintana, che proverà a fare la differenza e risalire in classifica. Attenzione anche a Rigoberto Uran il colombiano della Cannondale Drapac, che dopo la vittoria a Chambery domenica scorsa, domani proverà a ripetersi sul traguardo di Peyragudes. Sarà una tappa difficile con la prima parte facile e dopo 100 chilometri il ritmo cambierà e ci sarà la Côte de Capvern, una salita lunga 7.7 chilometri al 4.6% e il Col de Ares 7.4 al 4.6%. Si continuerà con il Port de Balès, classificato come GPM Hors Catégorie, 11.7 km al 7.7%. Si finirà con 2400 metri di ascesa verso Peyragudes, l'ultimo muro che metterà tutti in seria difficoltà.
Kittel: "È incredibile questa vittoria ed è incredibile essere considerato uno degli sprinter più forti del momento. Nello sprint bisogna essere concentrati per recuperare il gap e non commettere errori e io fino a questo momento sono riuscito a non commettere errori. La squadra sta lavorando benissimo ed è grazie ai miei compagni che sto vincendo. È incredibile quello che mi sta succedendo e sono grato a tutti i miei compagni e sono tutti dei grandi campioni".
Aru: "Non sapevo che Dario era finito a terra e per la squadra questa è una grande perdita. È stata una tappa difficile oggi a causa del vento, non è successo niente ma ci sono state molte cadute. Devo ringraziare tutti i miei compagni di squadra che mi hanno tenuto coperto in corsa, tenendomi fuori dai rischi. La tappa di domani non sarà facile dal punto di vista altimetrico, si cercherà di essere più tranquilli in gruppo, perché ogni tappa al Tour è difficile e piena di insidie. Il ritiro di Dario è una perdita pesantissima per la squadra e spero che si riprenda presto".
Ordine d'arrivo
1. Marcel Kittel
2. Dylan Groenewegen
3. Edvald Boasson Hagen
4. Michael Matthews
5. Dan McLay
6. Davide Cimolai
Classifica generale
1. Chris Froome (Team Sky) 42:27:28
2. Fabio Aru (Astana Pro Team) 0:18
3. Romain Bardet (AG2R La Mondiale) 0:51
4. Rigoberto Urán (Cannondale Drapac) 0:55
5. Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) 1:37
6. Daniel Martin (Quick-Step Floors) 1:44
7. Simon Yates (Orica - Scott) 2:02
8. Nairo Quintana (Movistar Team) 2:13
9. Mikel Landa (Team Sky) 3:06
10. George Bennett (Team Lotto
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