«Siamo sconcertati dagli atteggiamenti ostili che stiamo riscontrando attraverso la stampa - affermano in una dichiarazione Fabio e Mingo, i due ex inviati pugliesi di Striscia la Notizia, al centro dell'inchiesta della procura di Bari su un paio di presunti servizi 'artefatti' per i quali si ipotizza il reato di truffa -. Per ben diciannove anni abbiamo collaborato fedelmente dando il massimo della nostra professionalità nel rispetto di ogni indicazione ricevuta, anche se non sempre condivisa. Quando le autorità competenti riterranno utile ascoltarci risponderemo con lealtà e serenità. Siamo i primi - concludono - a voler conoscere le fila di questa assurda vicenda nella quale ci si vuole coinvolgere».
Striscia la notizia, Fabio e Mingo e l'inchiesta per truffa: «Siamo sconcertati»
1 Minuto di Lettura
Domenica 10 Maggio 2015, 00:04 - Ultimo aggiornamento: 16:13
Fabio e Mingo si sfogano dopo la sospensione da 'Striscia la Notizia' e l'apertura di un'inchiesta.
«Siamo sconcertati dagli atteggiamenti ostili che stiamo riscontrando attraverso la stampa - affermano in una dichiarazione Fabio e Mingo, i due ex inviati pugliesi di Striscia la Notizia, al centro dell'inchiesta della procura di Bari su un paio di presunti servizi 'artefatti' per i quali si ipotizza il reato di truffa -. Per ben diciannove anni abbiamo collaborato fedelmente dando il massimo della nostra professionalità nel rispetto di ogni indicazione ricevuta, anche se non sempre condivisa. Quando le autorità competenti riterranno utile ascoltarci risponderemo con lealtà e serenità. Siamo i primi - concludono - a voler conoscere le fila di questa assurda vicenda nella quale ci si vuole coinvolgere».
«Siamo sconcertati dagli atteggiamenti ostili che stiamo riscontrando attraverso la stampa - affermano in una dichiarazione Fabio e Mingo, i due ex inviati pugliesi di Striscia la Notizia, al centro dell'inchiesta della procura di Bari su un paio di presunti servizi 'artefatti' per i quali si ipotizza il reato di truffa -. Per ben diciannove anni abbiamo collaborato fedelmente dando il massimo della nostra professionalità nel rispetto di ogni indicazione ricevuta, anche se non sempre condivisa. Quando le autorità competenti riterranno utile ascoltarci risponderemo con lealtà e serenità. Siamo i primi - concludono - a voler conoscere le fila di questa assurda vicenda nella quale ci si vuole coinvolgere».