Professione influencer, a lezione per diventare come Chiara Ferragni

Professione influencer, a lezione per diventare come Chiara Ferragni
di Andrea Nebuloso​
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Lunedì 1 Aprile 2019, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 09:39

È il sogno nel cassetto di qualsiasi adolescente, e non solo, soprattutto di sesso femminile: riuscire un giorno a diventare Influencer. L’esempio e il mito irraggiungibile è naturalmente lei, Chiara Ferragni, che con i suoi video giornalieri conquista milioni di visualizzazioni e soprattutto continua a guadagnare soldi e fama grazie ai tanti brand che si affidano a lei per pubblicizzare il loro prodotto o meglio ancora per “influenzare”, appunto, il consumatore. È quasi naturale, quindi, che giorno dopo giorno stiano aumentando corsi che spiegano come diventare influencer o semplicemente fashion blogger. Ida Galati, romana, si può considerare quasi una pioniera di questo nuovo fenomeno. In tempi non sospetti, annusando l’aria che stava tirando ha fondato un sito su come diventare blogger. «In verità – spiega – oggi i blog sono sulla via del tramonto. Sopravvivono solo quelli che hanno sempre fatto informazione scrivendo tanti consigli utili per i lettori in cerca di idee e consigli “testuali” a parte quelli fotografici. L’internauta tipo sembra non avere proprio tempo di fermarsi troppo a leggere, preferisce guardare e ascoltare, ecco perché il video è il primario mezzo di comunicazione per cercare diventare influencer». Anche per questo insieme a tre amiche, mamme e colleghe fra i 27 e i 52 anni - Fabrizia Spinelli, Nadia La Bella, Francesca Romana Capizzi – hanno creato The Fashion Mob, un nuovo concept di influencer marketing.

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Per un brand, infatti, scegliere questo team in rosa significa raggiungere ogni donna attraverso le donne, significa collocarsi al centro di una campagna mirata, coordinata da professioniste specializzate e accorte che mettono a completa disposizione un ricco background, condiviso da anni su pagine con più di 370.000 utenti unici al mese. Purtroppo è il miraggio di facile ricchezza ad alimentare la nascita di tanti corsi che spesso sono tenuti da persone non all’altezza o meglio ancora non preparate. «Proprio per questo motivo – spiega Marco Parolin, titolare dell’agenzia di influencer marketing “Two many apps” - abbiamo intenzione di avviare corsi di influencer tenuti da chi questo mestiere lo svolge ogni giorno e quindi può portare ai partecipanti la propria esperienza sul campo e non solo nozioni aleatorie».
 
 


Scorrendo i siti di molte Università o Accademie è sempre più facile trovare corsi che richiamano alla nuova figura professionale. A piazza di Spagna, per esempio, l’Accademia del Lusso organizza il corso professionale “Fashion e Luxury Influencer” della durata dai 6 ai 14 mesi, mentre L’Università E-Campus ha avviato un Master per diplomati e laureati che «nasce proprio per consentire agli aspiranti influencer di realizzare il proprio obiettivo professionale con metodo e con il massimo profitto». 

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