Strage di Erba, le tre prove che possono ribaltare la sentenza. La confessione, il testimone e l'auto: ecco cosa non torna

Giovedì 29 Febbraio 2024, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 09:01

La difesa

La difesa lamenta «la mancanza di circa il 60% delle audio registrazioni» e insiste su un punto: le dichiarazioni dopo il 15 dicembre «sono da considerarsi non idonee in quanto esito di centinaia di domande suggestive che oggi sappiamo essere in grado di provocare alterazioni del ricordo, e che hanno attecchito facilmente nel testimone in una condizione di vulnerabilità psichica» che ha determinato la creazione di una «falsa memoria in merito a Olindo Romano quale aggressore». Di avviso opposto la procura generale che segue le motivazioni delle condanne in cui non vengono taciute le difficoltà iniziale di Frigerio ma le si ricollegano «non tanto nel fare affiorare il ricordo momentaneamente offuscato a causa del trauma, quanto la sua difficoltà a credere che ad inveire su di lui fosse stato Romano, suo vicino di casa che riteneva persona per bene e che dichiarava di aver riconosciuto distintamente nel momento in cui aprì la porta di casa Castagna, tanto da essersi chiesto cosa ci facesse in quel luogo» scrivono i giudici della Cassazione. E la «dolorosa fermezza» con cui ripete quel nome non fanno dubitare della «credibilità» del ricordo.

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