Strage di Erba, le tre prove che possono ribaltare la sentenza. La confessione, il testimone e l'auto: ecco cosa non torna

Giovedì 29 Febbraio 2024, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 09:01

La macchia di sangue

La traccia della vittima Valeria Cherubini trovata sul battitacco dell'auto di Olindo avrebbe una genesi sospetta, a dire della difesa dei coniugi Romano. L'auto viene visionata due volte. La prima a poche ore dalla strage, poi la sera del 26 dicembre sempre dai carabinieri. Le operazioni di ispezione, repertazione e verbalizzazione avvengono con tempi e modalità ritenute non trasparenti e con sospetta superficialità, malgrado la possibile rilevanza nell'indagine sul quadruplice omicidio. Una prova che per il sostituto pg di Milano Tarfusser «trasuda criticità» e che mostra l'abilità della coppia «di essere riusciti a non lasciare alcuna loro traccia sul luogo dove hanno scatenato una sfrenata rabbia lasciando un bagno di sangue e di essere riusciti non 'portarè alcuna traccia del crimine appena commesso» nella loro casa.

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