Strage di Erba, le tre prove che possono ribaltare la sentenza. La confessione, il testimone e l'auto: ecco cosa non torna

Giovedì 29 Febbraio 2024, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 09:01

Il riconoscimento

Mario Frigerio era l'unico sopravvissuto e il solo testimone oculare della strage. È morto il 16 settembre del 2014 per una malattia, dopo aver visto la condanna di Olindo e Rosa Bazzi e senza mai dimenticare l'orrore e la brutalità di quella sera. Ricoverato in rianimazione all'ospedale Sant'Anna di Como, solo a circa 86 ore dai fatti - può essere ascoltato. Dal 15 al 26 dicembre del 2006 viene sentito otto volte: prima riferisce di un killer sconosciuto con la pelle olivastra, dal 2 gennaio parla di Olindo come del suo aggressore. In aula, a Como, punta il dito contro i due imputati, ma le lesioni riportate e in particolar modo «l'intossicazione da monossido di carbonio» per la difesa - che riporta la tesi di 12 professori universitari di livello internazionale - «hanno determinato il decadimento di funzioni cognitive importanti, come alterazioni della memoria, della capacità di ricordare e della capacità di orientamento».

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