Omicidio Bramucci, svolta nelle indagini, «i killer arrivati da Roma est»: arrestati due 48enni

Si tratta di due italiani, residenti nella periferia est della Capitale

Omicidio Bramucci, svolta nelle indagini, i killer arrivati da Roma est: arrestati due 48enni
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Settembre 2022, 07:04 - Ultimo aggiornamento: 16:05

Erano arrivati direttamente dalla periferia est di Roma due dei tre killer di Salvatore Bramucci (58anni). L'uomo era caduto vittima di un agguato a colpi di arma da fuoco lo scorso 7 agosto a Soriano nel Cimino in provincia di Viterbo. I principali sospettati sarebbero due 48enni, entrambi con precedenti per spaccio, provenienti dal quadrante est della Capitale. I carabinieri del comando provinciale di Viterbo li hanno arrestati ieri mattina, uno è stato fermato a Ponte di Nona mentre l'altro in via Prenestina.

Omicidio a Soriano nel Cimino, uomo ucciso in auto a pochi metri da casa

Omicidio Bramucci: arresti i presunti killer

I due al momento risultano indagati per omicidio in concorso con l'aggravante della premeditazione. Secondo quando emerso dalle indagini, i due uomini sarebbero ben inseriti negli ingranaggi criminali della Capitale. Le forze dell'ordine intanto continuano a battere diverse piste investigative per cercare di risalire al terzo uomo che quel sette agosto prese parte al gruppo di fuoco. Salvatore Bramucci, precedenti per usura, quel giorno era uscito alle 8 del mattino da casa sua e si era messo alla guida della sua Smart. A un certo punto è stato bloccato e freddato a distanza ravvicinata con diversi colpi di arma da fuoco. Bramucci stava scontando una condanna per usura ed estorsione ai domiciliari e aveva solo sei ore al giorno di libera uscita.

Quella mattina aveva appena lasciato la sua casa e nemmeno 50 metri dopo è stato ucciso.

Le indagini della Procura della repubblica di Viterbo hanno messo subito in evidenza che l'omicidio fosse la conclusione di un piano già ben premeditato, preceduto addirittura da sopralluoghi nella zona in cui poi sarebbe stato ucciso. In particolare, si è accertato che i tre presunti killer, il giorno dell'agguato, fossero a bordo di due autovetture, una delle quali risultata rubata alcuni mesi prima. Quel fatidico giorno di inizio agosto i tre sarebbero arrivati in contrada Acquafredda-Basso della Campana, dove hanno atteso l'uscita dalla propria abitazione di Bramucci, per poi seguirlo per qualche metro, bloccargli la strada e alla fine da distanza ravvicinata esplodere sei colpi mortali, di cui la maggior parte in testa. 

 

I due arrestati per l'omicidio sono entrambi italiani e residenti nella periferia est di Roma. Sono emersi collegamenti,  in relazione all'azione omicidiaria, che gli assassini mantenevano con diversi soggetti, alcuni anche prossimi all'ambiente relazionale della vittima, nei confronti dei quali sono in corso accertamenti. Alle prime luci dell'alba di ieri, decine di carabinieri del comando provinciale di Viterbo, con la collaborazione dei colleghi di Roma, di reparti speciali, quali il Ros e nucleo elicotteri di Pratica di Mare nonchè di unità del nucleo carabinieri cinofili di Santa Maria di Galeria, hanno eseguito l'arresto indicato nonchè svariate perquisizioni personali e locali. Le persone sottoposte al provvedimento cautelare restrittivo sono state associate presso la casa circondariale di Viterbo.

Usura ed estorsione a piccoli imprenditori, Bramucci patteggia tre anni e 4 mesi

© RIPRODUZIONE RISERVATA