Usura ed estorsione, Salvatore Bramucci patteggia tre anni e 4 mesi di reclusione. Il cinquantenne era stato arrestato dalla Squadra Mobile, coordinata dai sostituti procuratori Michele Adragna e Stefano d’Arma, il 9 gennaio dello scorso anno insieme all’ex agente della penitenziaria Angelo Fortuna.
I due nel corso di diversi anni avrebbero estorto denaro a piccoli imprenditori del viterbese in difficoltà economica. Un giro da oltre 200mila euro che avrebbe gettato nel lastrico molti lavoratori. Fortuna ha chiuso subito i conti con la giustizia scegliendo un rito alternativo in fase preliminare. L’ex agente vittima e complice di Bramucci è stato condannato a un anno e 8 mesi di reclusione.
Ieri è stata la volta del cinquantenne di Soriano nel Cimino difeso dall’avvocato Giuliano Migliorati. Bramucci ha scelto di patteggiare 3 anni e 4 mesi di reclusione. La pena concordata col pm Michele Adragna è stata dichiarata congrua dal collegio presieduto dalla giudice Silvia Mattei.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i due avrebbero messo a segno delle estorsioni in diversi centri della provincia dal 2011 al 2015 a imprenditori locali.
L’indagine sarebbe nata dopo la denuncia di una vittima che sarebbe stata minacciata per non aver corrisposo agli indagati un debito usuraio.
L’importo delle somme che i due avrebbero ottenuto sarebbe superiore ai 200mila euro.
Durante la perquisizione dello scorso anno sono stati confiscati 10mila euro in contanti e 5 orologi di notevole valore commerciale. Orologi che ieri mattina il Tribunale di Viterbo ha dissequestrato e torneranno nelle mani di Bramucci. Il cinquantenne è ancora agli arresti domiciliari.