Raffinato vernissage con richiami alla cultura dell’antica Roma, tra intellettuali, Premi Oscar e Pulitzer. Tutti riuniti nella galleria di via Crispi per ammirare i nuovi dipinti del britannico Adam McEwen. Ovvero la prima mostra dell'artista con la galleria, dal titolo “XXIII”.
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Lo accoglie la direttrice della Gagosian Pepi Marchetti Franchi.
Trasformandone le sagome trasparenti ed esagonali in rappresentazioni piatte e schematiche, McEwen enfatizza sia l’aspetto lineare che il potenziale creativo di questi oggetti attraverso la pittura acrilica. Molto apprezzate, nella sala principale, sette tele rettangolari di identiche dimensioni, contemporaneamente aggressive e giocose, che sembrano suggerire strutture sociali in competizione. Accomunate da sfondi violacei, presentano tinte che vanno dal lavanda al porpora. Quest’ultimo è un colore associato alla storia di Roma fin dall’antichità, dai senatori e imperatori dell’antico impero alle vesti liturgiche, mentre le linee incrociate tracciate dalle penne in molte delle opere ricordano i numeri romani del titolo della mostra. Le penne a inchiostro rosso puntano verso il basso in una configurazione che trasmette un senso di ordine militaresco. In un altro pezzo si incrociano tra loro penne a inchiostro nero e rosso le cui linee intrecciate ricordano una sorta di danza.