Tutta Roma ne parla. Si rincorre sui social l’appuntamento del tre volte Premio Oscar con la Capitale. Perché quello di Oliver Stone non è un tour qualsiasi. Ma la presentazione del suo docu film “Nuclear Now”, dopo il debutto mondiale nel 2022 alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. L’iconico regista raggiunge la Città Eterna tra l’interesse generale. L’evento organizzato per lui è al The Space Cinema Moderno: qui sostano da ore tanti fan, ansiosi di prendere parte alla scena. E non manca, come sempre, anche il parterre glam delle grandi occasioni.
Lungo il colonnato iniziano ad apparire la spumeggiante Chiara Francini, in elegante mise blu scuro, il fascinoso Alessandro Preziosi e Yvonne Sciò.
Si fa finalmente buio in sala. Con un accesso senza precedenti all’industria nucleare in Francia, Russia e Stati Uniti, in “Nuclear Now” Oliver Stone esplora la possibilità di superare le sfide del cambiamento climatico con il nucleare che, secondo gli esperti interpellati dal cineasta, potrebbe essere la chiave per garantire la sopravvivenza del pianeta. Un documentario incisivo, come tutte le opere del regista ormai cult, destinato a lasciare il segno.
«Il cambiamento climatico ci ha costretto brutalmente a ripensare i modi in cui produciamo energia come comunità globale – sottolinea Stone - dal mio punto di vista, questa è la più grande storia del nostro tempo: raccontare la parabola dell’umanità, dalla povertà alla prosperità, e la sua capacità di padroneggiare la scienza per rispondere alle moderne esigenze di avere a disposizione sempre più energia». Fra i realizzatori della particolare opera, che molti definiscono politica, spicca un’eccellenza italiana: lo scienziato Stefano Buono. E’ lui ad animare il talk che segue il movie, assieme al giornalista David Parenzo. Applausi e consensi.