Gaia Menga morta sulla Laurentina, il giallo della rotatoria poco visibile: 48 ore prima l'incidente mortale di Oscar Roselli

Alla guida c'era un'amica della madre risultata positiva all'alcol test

Gaia Menga morta sulla Laurentina, il giallo della rotatoria poco visibile: 48 ore prima un altro incidente mortale
di Michela Allegri
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Giovedì 9 Novembre 2023, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 15:14

Dovranno essere fatte verifiche sulle condizioni della Golf presa a noleggio e guidata dall'amica della mamma della piccola Gaia, sullo stato del manto stradale e dell'illuminazione. Gli inquirenti vogliono capire se la scarsa visibilità possa aver influito sulla dinamica dell'incidente costato la vita sabato alla tredicenne. Anche perché lungo via Laurentina si sono verificate due tragedie nel giro di sole 48 ore. Oltre all'incidente dove Gaia Menga è rimasta uccisa vicino alla rotatoria di Trigoria, c'è stato anche quello di Oscar Roselli, 33 anni, osteopata di Ciampino. La notte precedente si era schiantato con il suo Suv contro un palo al centro di una rotatoria, morendo sul colpo.

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LA ROTONDA

Pioveva, era buio e, secondo i primi report dei vigili urbani, è possibile che il giovane non si sia accorto la rotonda all'incrocio con via di Tor Pagnotta.

Sull'asfalto, infatti, non sarebbero stati trovati segni di frenate improvvise. Da qui l'ipotesi che l'uomo possa non avere visto il lampione. Per questo motivo anche in questo caso i magistrati hanno disposto accertamenti, oltre che sulle condizioni del manto stradale, anche sul sistema di illuminazione della rotonda. Nell'inchiesta, per ora senza indagati, viene ipotizzato il reato di omicidio stradale.

Intanto sono stati fatti due esami del sangue per verificare se e quanto Sonsirie Betti, classe 1990, che guidava la Golf con a bordo Gaia e la madre, avesse bevuto sabato notte prima di mettersi al volante: se il secondo dava come risultato un livello alcolico moderato, il primo, quello effettuato subito dopo l'incidente, potrebbe ora costare alla donna anche un'aggravante specifica, che si aggiungerebbe alle accuse di omicidio stradale e di lesioni. Perché il risultato dell'accertamento arrivato sulla scrivania della pm Margherita Pinto parla di un tasso alcolemico decisamente superiore al limite consentito.

LA CINTURA

Anche un altro dato peserebbe sulla donna: sembra che Gaia, 13 anni, morta sul colpo dopo lo schianto, non indossasse la cintura di sicurezza e sarebbe stata responsabilità della conducente fargliela allacciare prima di partite. Nell'incidente è rimasta ferita anche la madre della ragazzina, che si trovava sul sedile del passeggero. «Sono la responsabile della morte di Gaia. Non potrò mai perdonarmelo - ha detto la Betti - Ho avuto una distrazione, non so per quale motivo e non ho avuto più il controllo dell'auto». Adesso le indagini dovranno chiarire se gli alcolici assunti abbiano avuto un ruolo in quella distrazione fatale. Un altro dato dovrà essere accertato: la velocità dell'auto. Il sospetto degli inquirenti è che fosse elevata, ma per avere certezze bisognerà aspettare i risultati della perizia cinematica disposta dalla Procura.
 

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