Laurentina, Gaia Menga morta a 13 anni in un incidente: era senza cintura. Lite tra la mamma e l'amica su chi fosse alla guida dell'auto

Indagini sullo schianto mortale a Roma: è giallo sull’alcoltest

Incidente sulla Laurentina: morta ragazza di 13 anni, ferita la mamma. Alla guida un’amica di famiglia
di Camilla Mozzetti e Federica Pozzi
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Lunedì 6 Novembre 2023, 00:37 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 10:01

Gaia era seduta nei sedili posteriori, non aveva allacciata la cintura e probabilmente, colta dal sonno, non si è resa conto di nulla. I soccorsi l’hanno trovata riversa in strada, respirava a pochi metri da quella rotatoria di via Giovanni Gutenberg (zona Laurentina) che la Volkswagen Golf su cui viaggiava con la madre e una sua amica non ha visto. Gaia è morta in ambulanza, il suo cuore si è fermato mentre resta ancora da ricostruire con esattezza la dinamica.

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La madre della ragazzina, Giada Gerundo accusa la sua amica: «C’era lei al volante», la donna di contro non ricorda neanche di essere salita su quell’auto. Purtroppo non ci sono testimoni o telecamere che possano spiegare cosa sia accaduto. Dai primi rilievi condotti dagli agenti del X Gruppo della polizia locale, l’auto avrebbe urtato un tratto di marciapiede poco prima della rotonda ribaltandosi per ben tre volte. La bambina è volata fuori e anche le due donne, per cui, all’arrivo dei soccorsi e della municipale, non è stato possibile accertare nell’immediatezza chi fosse al volante. Sabato sera la Gerundo con la sua amica escono dirette ad Anzio per una cena, la prima si porta una delle tre figlie, Giada, avuta da una precedente relazione rispetto a quella con l’attuale compagno che oltre alle due sue figlie ha cresciuto anche la prima. Eppure Giada viveva con la nonna che ieri ha dovuto sopportare il dolore del riconoscimento. La madre della ragazzina è stata ricoverata all’ospedale Sant’Eugenio mentre l’altra donna al Campus Biomedico. Nel pomeriggio sono arrivati gli esiti dei drug-test: una delle due donne è risultata non negativa all’alcol.

Questo significa che i valori erano bassi ma pur presenti e considerato l’orario del prelievo - a diverse ore dall’incidente, avvenuto intorno alle due del mattino - è più che probabile che quando sono salite in auto una delle due fosse ubriaca. Ma appunto resta da capire chi fosse alla guida. 

LE INDAGINI

Sull’incidente la procura ha aprto un fascicolo per omicidio stradale, il pm incaricato è la dottoressa Margherita Pinto. I vigili, dal canto loro, sperano di riuscire a capire qualcosa in più dal noleggiatore della Golf. Sì, perché il veicolo è risultato essere stato affittato (noleggio a lungo termine) ma il proprietario della concessionaria ieri era fuori città e non è stato possibile ascoltarlo. Si presume, ma non è possibile ritenerla una prova blindata, che chi abbia noleggiato il veicolo fosse poi la donna al volante. 

 

I PARENTI

Intanto ieri per tutta la giornata amici e parenti della madre di Giada sono rimasti all’ospedale Sant’Eugenio. La donna e pure l’altra ricoverata la Campus, non sono in pericolo di vita ma la prima ricoverata in Neurochirurgia dovrà essere operata la collo. I parenti della donna e della bambina non riescono a capacitarsi di quanto sia accaduto. «Ci ha detto che guidava l’amica che è la proprietaria della macchina - raccontavano amici e parenti - Giada ha visto la bambina a terra dopo l’incidente, immobile, l’ha stretta e la scuoteva dicendole “svegliati lo so che sei viva, mi stai facendo uno scherzo come al solito”. È sotto choc, parla ma non è lei». Le sorelline di Gaia Menga hanno saputo della morte della sorella via social mentre l’altra donna che era in auto non ha aggiunto altro continuando a sostenere l’impossibile tesi che non fosse in quell’auto. Nelle prossime ore entrambe le donne saranno nuovamente interrogate.
 

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