Roma, palazzo crollato al Flaminio: gli inquilini restano sfollati

Roma, palazzo crollato al Flaminio: gli inquilini restano sfollati
di Michela Allegri
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Martedì 12 Aprile 2016, 07:54


Lungotevere Flaminio, civico 70: gli inquilini restano sfollati. L'edificio in cui lo scorso gennaio erano crollati gli ultimi tre piani, rimane sotto sequestro. Il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari e la pm Antonella Nespola, dopo aver interpellato i propri consulenti, hanno respinto l'istanza con cui il legale dell'amministratore di condominio aveva chiesto che le undici famiglie residenti nello stabile potessero tornare nelle proprie case, depositando in Procura una certificazione di cessato pericolo. Gli ingegneri Claudio De Angelis e Lucrezia Le Rose, incaricati dagli inquirenti di stilare una relazione per ricostruire le dinamiche del crollo, hanno infatti espresso un parere negativo all'accesso. Hanno chiesto di attendere il termine delle operazioni peritali prima di procedere al dissequestro dell'immobile. Il termine per il deposito della consulenza è previsto per il 25 aprile. Ma i tempi sono destinati ad allungarsi: i professionisti hanno già chiesto una proroga degli accertamenti. L'incidente risale al 22 gennaio. Ad allertare i pompieri è stata un'inquilina. Ha sentito rumori strani, pensava che dei ladri si fossero introdotti nel suo appartamento. Ha acceso la luce e ha visto che il muro di fronte a lei si riempiva di crepe. Immediato il sopralluogo. I vigili hanno ispezionato lo stabile. Aprendo uno dei portoni al quinto piano, si sono resi conto che i residenti nell'immobile rischiavano la vita. Di qui l'evacuazione. Nemmeno tre ore dopo, il soffitto di un appartamento al quinto piano è precipitato in una nuvola di polvere e calcinacci, inghiottendo due locali soprastanti. Il crollo è avvenuto nell'interno numero 13, di proprietà del petroliere Giuseppe Rigo De Righi. Nell'immobile, disabitato e in fase di ristrutturazione, sarebbero stati abbattuti alcuni tramezzi per ricavare un open space. Il soffitto potrebbe non aver retto al peso dell'appartamento di sopra, al sesto piano, dove risiedeva l'architetto Lidia Soprani, che aveva trasformato la casa in una sorta di deposito e che sul terrazzo aveva realizzato un giardino pensile.

LA CONSULENZA
In Procura, i magistrati hanno aperto un fascicolo per crollo colposo. L'inchiesta è ancora contro ignoti. Prima di effettuare eventuali iscrizioni sul registro degli indagati, infatti, gli inquirenti attendono la relazione dei consulenti. I periti hanno acquisito la piantina originale dell'edificio e puntano a ricostruire l'intera storia del palazzo. Il sospetto di chi indaga è che l'incidente sia stato provocato da concause risalenti nel tempo: nel mirino dei pm potrebbero finire tutti gli interventi di ristrutturazione.
 
 

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