Roma, occupati i licei Visconti e Rossi, stop alle lezioni: la protesta guidata dal gruppo Osa

Roma, occupati i licei Visconti e Rossi, stop alle lezioni: la protesta guidata dal gruppo Osa
di Fernando M. Magliaro
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Martedì 14 Novembre 2023, 06:58 - Ultimo aggiornamento: 14:13

Come da tradizione, arriva l'autunno e rispuntano le occupazioni nelle scuole. L'ultimo è il liceo artistico Enzo Rossi. Si legge sulla home page della scuola del Tiburtino: «Si comunica che, in data odierna (ieri, ndr), a seguito di una assemblea d'istituto straordinaria in sede centrale alcuni studenti del liceo hanno deciso di occupare la scuola. Sono sospese pertanto tutte le attività di pubblico servizio, didattiche e amministrative. Si chiede di prendere contatto con i propri figli per verificare la situazione di ognuno, poiché il personale non è in condizione di esercitare la vigilanza sugli studenti. Le autorità competenti sono state avvisate. Si darà successiva comunicazione sulla ripresa delle attività didattiche. Il personale scolastico verrà informato via mail sulle modalità di presa del servizio».

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TERZA OCCUPAZIONE

Quella dell'Enzo Rossi è la terza occupazione nel giro di due giorni, dopo quelle dei licei classici Pilo Albertelli all'Esquilino e Ennio Quirino Visconti al Collegio Romano in Centro.
Il primo istituto occupato è stato l'Albertelli: bandiere della Palestina, canonico striscione "Albertelli occupato" e comunicato degli studenti di sinistra del gruppo "Opposizione studentesca d'alternativa", "Osa": «L'occupazione nasce dall'esigenza di ribellarsi allo stato attuale delle cose e segue la scia iniziata ieri dagli universitari che hanno occupato la facoltà di Scienze politiche in solidarietà alla Palestina».
Sempre l'Osa è dietro anche l'occupazione del Visconti: rifiuto del concetto di merito e del nuovo regolamento scolastico sui ritardi alla richiesta di abolire i Pcto, ex alternanza scuola-lavoro, riforma sul voto in condotta e poi denuncia degli aumenti delle spese militari a discapito degli investimenti nell'edilizia scolastica pubblica. «Siamo complici e solidali con gli studenti del Visconti che hanno deciso di occupare la loro scuola», si legge in una nota di Osa. «Dopo l'Albertelli, che già aveva risposto all'appello di Scienze Politiche occupata per la Palestina, continua la mobilitazione degli studenti. Il prossimo passo degli studenti a Roma e in tutta Italia è la mobilitazione del 17 novembre, in cui scenderemo in piazza per reclamare una nuova scuola pubblica e opporci alla riforma Valditara».
Ora, arriva l'occupazione dell'Enzo Rossi, anche questa con la regia dell'Osa che rilascia una nota: «Gli studenti del liceo Enzo Rossi hanno preso una decisione coraggiosa, una protesta forte per posizionarsi politicamente rispetto a tutto ciò che sta accadendo dentro e fuori dal nostro Paese.
In continuità con la facoltà di Scienze politiche dell'università La Sapienza e con le altre scuole occupate» gli studenti con la protesta vogliono «esprimere solidarietà al popolo palestinese» e rilanciano la mobilitazione di piazza in programma per il 17 novembre prossimi «contro una scuola azienda e per una nuova scuola pubblica».

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