Il giallo di Silvia Cipriani, i dubbi ruotano sulla finestra aperta di Cerchiara e le contraddizioni di zio Leonino

Il giallo di Silvia Cipriani, i dubbi ruotano sulla finestra aperta di Cerchiara e le contraddizioni di zio Leonino
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Sabato 5 Novembre 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 23:33

RIETI - La copia delle chiavi del cancello della casa di Cerchiara, la finestra aperta al piano basso della casa di Valerio e i nuovi soggetti che dovranno sottoporsi al prelievo del dna e al rilevamento delle impronte digitali. Se da una parte l’inchiesta sul giallo sulla scomparsa e sulla morte di Silvia Cipriani volge verso le battute finali, agli inquirenti rimangono ancora diversi elementi e dettagli da attenzionare. Piccoli apparentemente, ma in realtà di grande spessore e interesse investigativo. 

Tra gli ultimi quella finestra aperta dell’abitazione di Valerio a Cerchiara che normalmente, essendo la casa in uso al nipote di Silvia, rimaneva chiusa. Ma quel giorno, il 23 luglio, quando Velerio con lo zio Leonino entrano nella proprietà per cercare la zia, la trovano inspiegabilmente aperta. Chi può aver dischiuso quella finestra e perché? Un interrogativo cui cercano ora di dare una risposta gli investigatori della squadra Mobile di Rieti coordinati dal dirigente Marco Stamegna. Altro nodo da sciogliere quello delle chiavi del cancello della tenuta di Cerchiara in quanto lo zio Leonino aveva sostenuto di non possederne una copia quando invece sarebbe emerso che aveva nella sua disponibilità un duplicato.

Dettagli sotto un’attenta analisi degli inquirenti che, dopo aver inquadrato con il grand’angolo la vicenda stanno ora focalizzandosi sui particolari che le persone ascoltate a sommarie informazioni, per vari motivi, possono aver trascurato, dimenticato o omesso. 

La ricostruzione. Si va dunque verso una ricostruzione fattuale a ritroso per risalire – e soprattutto comprendere – cosa sia accaduto all’interno di quella proprietà tra il 22 e il 23 luglio scorso. Intanto, da lunedì, secondo quanto appreso, riprenderanno i prelievi spontanei di dna e rilevamento delle impronte digitali per avere l’intero parterre di soggetti che sono entrati a contatto con Silvia Cipriani e con i luoghi da lei frequentati.

Tra questi dovrebbero esserci i genitori di Tamara, moglie di Valerio, e il meccanico che – insieme al cercatore di funghi che era andato a soccorrere a causa dell’auto in panne nei boschi di Montenero – aveva rinvenuto la Fiat Palio dell’ex portalettere in pensione. Acquisizioni necessarie - come precisato dai legali di Valerio Cipriani, Domenico Orsini e Luca Conti - per poter escludere dei soggetti dalle indagini ed eventualmente valutare la presenza di dna sconosciuti.

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